C’è un’ipotesi di lavoro nel Centrodestra in vista delle elezioni nelle ex Province che si terranno domenica 27 aprile per scegliere i presidenti e i consiglieri dei Liberi consorzi comunali di Agrigento, Caltanissetta, Enna, Ragusa, Siracusa e Trapani e i componenti delle assemblee delle Città metropolitane di Palermo, Catania e Messina.
Ipotesi listone
A svelarla è il presidente della Commissione Territorio ed ambiente, Giuseppe Carta, deputato regionale del Mpa nel Siracusano, intervenuto nella trasmissione Talk Sicilia, che parla di un listone per “blindare” i consiglieri.
La proposta di Noi Moderati
In realtà, il 10 febbraio i referenti di tutti i partiti del Centrodestra si sono riuniti per discutere come procedere per le elezioni che saranno di secondo livello, vuol dire che a scegliere non saranno gli elettori ma i consiglieri comunali ed i sindaci. Noi Moderati, in quel vertice, aveva avanzato la proposta di andare con candidati unitari ma ognuno con le proprie liste.
Consiglieri con le mani libere
Molti consiglieri comunali, però, non sono facilmente “controllabili” anche perché molto di loro, seppur di area di Centrodestra, sono con l’etichetta delle liste civiche, per cui hanno mani libere.
Carta, “elezioni sono un passo avanti”
Per il parlamentare regionale del Mpa, Giuseppe Carta, le elezioni sono comunque “un passo avanti perché finalmente si torna a decidere” e poco importa “se sono indirette” anche perché secondo il deputato di Melilli “i consiglieri ed i sindaci sono stati votati dagli elettori che gli hanno dato il loro mandato per la gestione amministrativa del territorio”. “E poi” aggiunge Carta, “il Centrodestra si è riunito ed io sono lieto di questa collegialità attorno alle politiche territoriali”.
Lista o listone
In merito a come presentarsi al voto, Carta, in modo preliminare, sostiene che attenderà “le indicazioni del Movimento per l’autonomia e del Centrodestra” ma, oltre all’ipotesi di liste diverse, non esclude il listone “con tutti dentro”, evidentemente per scampare ai franchi tiratori ma si vedrà.






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