Sente l’odore di una vendetta politica il deputato nazionale di Fratelli d’Italia, Luca Cannata, dopo le rivelazioni di tre ex fedelissimi, ora transitati in Forza Italia, che assicurano di aver stornato una parte delle loro indennità, da assessori e presidente del Consiglio comunale, per lasciarla, su richiesta dell’allora sindaco di Avola, nella cassa del gruppo politico cannatiano. Un autofinanziamento, non smentito dallo stesso Cannata che, anzi, lo rivendica, assicurandone il profilo lecito, in quanto, come da lui stesso sostenuto, non obbligatorio ma volontario, “come avviene in altre associazioni”.
Del resto, lo stesso parlamentare, che mostra sicurezza, ha aggiunto che l’autofinanziamento vige nell’attuale giunta., quella della sorella, Rossana Cannata, ma è esteso solo agli assessori di riferimento. “Provi a chiamare gli assessori Fabio Cancemi (Forza Italia) e Salvo Andolina (Nuova Democrazia cristiana) vedrà che diranno che non versano nulla” ha detto Luca Cannata.
I sospetti di Cannata
“Questo è fuoco amico” dice a BlogSicilia il vicepresidente della Commissione bilancio alla Camera, alludendo alla circostanza che si tratterebbe di un’azione orchestrata da esponenti appartenenti alla sua area politica ma, allo stesso tempo, ipotizza che ci siano altri attori, quelli che lui definisce “cugini”, presumibilmente personaggi del Centrodestra ma alfieri di un altro raggruppamento politico.
I registi
Cannata sarebbe certo che ci siano dei registi: a loro pensa, più che ai due ex assessori, Luciano Bellomo e Antonio Orlando, ed all’ex presidente del Consiglio, transitati da poco in Forza Italia, la cui sezione avolese è stata affidata di recente al deputato regionale forzista, Riccardo Gennuso.
Per la Procura il secondo caso su FdI
Del cosiddetto Cannatagate se ne sta occupando la Procura di Siracusa che ha aperto un fascicolo di inchiesta ma, a quanto pare, non è “fresco” di poche ore, cioè a poca distanza dalla bufera mediatica esplosa nella giornata di ieri.
Le dichiarazioni sulle trattenute degli stipendi degli ex assessori erano finite da tempo nel palazzo di giustizia, in ogni caso i magistrati di Siracusa hanno in mano un’inchiesta, per il momento, senza indagati. E’ la seconda volta che i pm aretusei si occupano di vicende riguardanti parlamentari di Fratelli d’Italia.
La vicenda Auteri
Nei mesi scorsi, la Procura aveva avviato un’indagine dopo il servizio della trasmissione Piazza Pulita, andata in onda su La 7, che permise di alzare il velo sui contributi regionali finiti nelle casse di associazioni riconducibili all’attuale deputato Ars, Carlo Auteri, costretto a lasciare il gruppo di FdI per transitare in quello misto.






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