Una nuova bufera scuote la frangia siracusana di Fratelli d’Italia. Dopo il caso del parlamentare Ars, Carlo Auteri, esploso per i contributi regionali finiti nelle associazioni riconducibili a suoi familiari, adesso è il turno del deputato nazionale, Luca Cannata, accusato da 2 suoi ex assessori quando guidava da sindaco l’amministrazione di Avola, Luciano Bellomo e Antonio Orlando, e dall’ex presidente del Consiglio, Fabio Iacono, tutti e 3 transitati di recente a Forza Italia, di essere stati “convinti” a versare parte delle loro indennità nella cassa riconducibile al gruppo politico dello stesso Cannata.
I soldi
Un fatto emerso in un articolo pubblicato stamane sul quotidiano La Sicilia e su Today.it, firmato dal noto giornalista Fabrizio Gatti. Nella ricostruzioni di questi ex assessori ora gole profonde si parla di cifre variabili tra i 250 ed i 500 euro che spalmati su più anni sarebbero state assai consistenti.
Senta, Cannata: la accusano di aver imposto una tassa
Sono tutte persone che hanno motivi di risentimento con il nostro gruppo, infatti sono approdati in altri partiti. Uno di loro, in particolare, nutriva delle aspettative di carattere personale che, però, non si sono concretizzate, al punto da cambiare tre partiti. Non avendo avuto nulla, adesso si stanno inventando qualcosa per screditarmi. Non è che dicendo delle falsità sul mio conto, loro risolvono i problemi della loro politica, che, invece, si esercita con i fatti.
Assicurano di un autofinanziamento, che cosa dice in merito?
Noi ne andiamo fieri del nostro autofinanziamento (riferito al gruppo politico legato alle liste) che ci ha sempre resi indipendenti. Le collette le facciamo nel rispetto delle norme, non c’è nulla di illegale. Peraltro, ho letto di cifre che sono state indicate ma non corrispondono in modo assoluto.
Una sorta di tassa….
Guardi, ai tempi in cui militavo a Forza Italia, da consigliere comunale di Avola, intorno al 2007 perché poi nel 2012 sono stato eletto sindaco, ricordo che il tesoriere ci chiedeva 30 euro.
A che servivano?
Per attività legate alla politica del nostro movimento: disporre i banchetti per i gazebo, tanto per fare un esempio
Ed ora?
Ai consiglieri non chiediamo di contribuire, per cui abbiamo deciso di coinvolgere solo gli assessori che non sono obbligati a versare una cifra fissa, ognuno mette quel che vuole ma non è un obbligo.
Ma tutti gli assessori? Anche quelli di altri partiti?
Solo quelli del nostro gruppo politico. E le dico una cosa: provi a chiamare gli assessori Fabio Cancemi (Forza Italia) e Salvo Andolina (Nuova Democrazia cristiana) vedrà che diranno di no.
Quindi anche nell’attuale giunta di Avola vi sono questi contributi..
Debora Rossitto, assessore ad Avola, ha spiegato (nell’intervista a La Sicilia) che vengono spesi per l’acquisto di defibrillatore o organizzare delle serate in pizzeria.
Non ritiene che vi siano profili per un finanziamento illecito..
Cosa c’entra il finanziamento illecito, mica è riconducibile ad un partito: se, ad esempio, ad un partito si versa una donazione sono necessarie documentazioni e ricevute. Noi, ad Avola, facciamo delle collette, cioè un autofinanziamento libero, che è una cosa molto diversa. In altre associazioni è così e non si parla certo di finanziamento illecito. E basta fare una ricerca su Google per un riscontro ma poi c’è da dire…
Cosa…
Con questi contributi, si pagano gli affitti delle sedi, l’energia elettrica, l’organizzazione delle manifestazioni. Ma come dovremmo fare altrimenti? Se non ci autofinanziassimo chi dovrebbe sostenerci?
Quindi, tirando le fila di questa storia….
E’ tutta un’operazione contro di me per cercare di screditarmi, sanno che sono uno che lavora per il territorio. Non riescono a smontarmi nei fatti e così vengono fuori queste falsità.
C’è una regia politica dietro tutto questo?
E’ sicuro tutto questo, me lo hanno pure detto. Sapevo di questo piano
Può essere più preciso?
Diciamo così: dietro questa storia ci sono sotto l’aspetto politico fuoco amico e cugini.
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