“Nell’arco di due anni è possibile rendere l’acqua disponibile al rubinetto di casa senza limiti ai cittadini siciliani con un investimento completamente privato di quasi 900 milioni di euro. Questa proposta rappresenta una soluzione pratica all’emergenza idrica. Adesso la scelta tra le varie soluzioni possibili è nelle mani della politica, ma è finalmente disponibile una soluzione concreta” a dirlo, offrendo alla sicilia il proprio progetto è Pietro Salini, Amministratore Delegato Webuild.
Il progetto di partnership pubblico privata proposto alla Sicilia
Un progetto che potrebbe vedere la luce in un arco di tempo abbastanza contenuto valutato di 24/30 mesi e permetterebbe di risolvere definitivamente il problema della crisi idrica con un sistema integrato di dissalazione e potabilizzazione.
“Attualmente gli impianti di dissalazione realizzati dal Gruppo Webuild servono 20 milioni di persone al giorno, dimostrando il nostro impegno nel risolvere l’emergenza idrica globale. Siamo pronti a farlo anche in Sicilia, ed abbiamo appena consegnato una proposta in partenariato pubblico privato – (PPP) come previsto dalla legge” racconta l’amministrazione delegato della grande azienda.
Una soluzione definitiva
“La proposta sviluppata a titolo gratuito (pro bono) dal Gruppo Webuild e presentata alla Regione Siciliana concerne la realizzazione di un ampio piano di interventi interamente finanziati da capitali privati in grado di contribuire a risolvere per sempre il problema della siccità nell’isola”.
Il progetto Canal cafè
L’occasione per raccontare la proposta è stata data dal progetto speciale ‘Canal cafè’ che, sostenuto dal gruppo, ha vinto il Leone d’oro per la migliore partecipazione alla Biennale di Venezia. L’acqua della Laguna resa potabile è il simbolo della potenzialità della dissalazione: “Canal Café è una dimostrazione di come la città di Venezia possa fungere da laboratorio per immaginare nuovi modi di vivere sull’acqua, offrendo al contempo un contributo concreto allo spazio pubblico veneziano” dice la motivazioni con cui la Giuria internazionale della Mostra Internazionale di Architettura della Biennale di Venezia ha premiato con il “Leone d’oro” il progetto sostenuto e realizzato grazie alle competenze del Gruppo Webuild e della controllata Fisia Italimpianti.

Pietro Salini -Amministratore WeBuild
“Canal Cafè è simbolo di come sia possibile mettere a disposizione dei cittadini acqua potabile grazie a tecnologie innovative che tutelano la risorsa più preziosa al mondo” sostiene Pietro Salini, Amministratore Delegato Webuild.
Il progetto Canal cafè
Il progetto Canal Cafè racconta in modo semplice e immediato le potenzialità dei sistemi di dissalazione e potabilizzazione dell’acqua per promuovere la lotta all’emergenza idrica in Italia e nel mondo. Realizzato nell’area dell’Arsenale permetterà infatti di trasformare l’acqua salata e non potabile dei canali di Venezia in acqua filtrata e depurata adatta addirittura per la preparazione di un caffè, a dimostrazione di come le sfide ambientali come la scarsità di acqua possano essere trasformate in opportunità per la vita quotidiana. Il progetto sostenuto dal Gruppo è stato curato da Carlo Ratti e sviluppato da Diller Scofidio + Renfro in collaborazione con Natural Systems Utilities, SODAI, Aaron Betsky e Davide Oldani, con il supporto anche di Lavazza e Kartell.
La sfida dell’acqua sostenibile
La gestione sostenibile dell’acqua rappresenta una delle principali sfide globali da affrontare, in un momento in cui nel mondo il 40% della popolazione globale vive in aree a rischio di carenza idrica, mentre oltre 2 miliardi di persone non hanno accesso all’acqua potabile. Il Gruppo Webuild oltre un decennio domina le classifiche mondiali ENR del settore acqua. Con Fisia Italimpianti, che vanta quasi un secolo di storia nel settore della dissalazione e del trattamento acque, il Gruppo si posiziona sul mercato come player strategico in aree soggette a stress idrico, in particolare in Medio Oriente.
I dissalatori italiani nel Mondo
Grazie ai dissalatori già realizzati, Fisia Italimpianti è oggi in grado di coprire il fabbisogno idrico di oltre 20 milioni di persone su scala globale, garantendo l’accesso all’acqua anche nelle aree più aride del pianeta. Il Gruppo, tramite Fisia Italimpianti, ha realizzato alcuni dei principali impianti di dissalazione in Medio Oriente come l’Impianto di Shoaiba-3 in Arabia Saudita, che copre il fabbisogno di oltre 1 milione di abitanti nelle città di Jeddah, La Mecca e Taif, e quello di Jebel Ali M negli Emirati Arabi Uniti, per produrre acqua potabile e per altri usi domestici per la popolazione di Dubai.
La Lega favorevole al piano WeBuild in Sicilia
“Apprendiamo che Webuild sta lavorando ad una soluzione praticabile per la risoluzione dell’emergenza idrica in Sicilia, con un progetto di partneriato pubblico privato già presentato alla Regione Siciliana. Siamo certi che l’impegno industriale, annunciato dallo stesso amministratore delegato Pietro Salini, sia non solo credibile ma anche attuabile, così come dimostra un progetto analogo sviluppato e realizzato su Venezia che sta dando già benefici reali. Conosciamo la determinazione del presidente della Sicilia Renato Schifani riguardo al superamento dei problemi legati all’approvvigionamento idrico nella nostra regione e crediamo che la proposta di Webuild sarà presa in seria considerazione, visto che sui dissalatori proprio Schifani è in prima linea affinché questi vengano riattivati, realizzandone anche di nuovi, per garantire l’acqua potabile a tutti i siciliani senza interruzioni e per tutti i giorni dell’anno. La Lega farà la sua parte affinché su questi progetti ci sia un impegno concreto, pure da parte del governo nazionale che ne assicuri fattibilità e impegno finanziario” scrivono in una nota gli esponento della Lega per Salvini premier della Sicilia.
Forza Italia Messina: “Sistema messo in moto grazie al Ponte sullo stretto”
“Grazie al Ponte sullo Stretto si mette in moto un sistema Paese che consentirà non solo alla città di Messina, ma a tutta l’Isola di avere opportunità di investimenti che portano a un cambio di passo epocale persino su fronti ancora aperti e mai completamente risolti, come quello della crisi idrica che crea ancora enormi disagi ai cittadini, alla aziende e alla produttività economica della Sicilia”.
Commenta così, il coordinatore cittadino di Forza Italia a Messina, Antonio Barbera, l’annuncio di Webuild, che ha presentato alla presidenza della Regione Siciliana una proposta, in partenariato pubblico privato come prevede la legge, per risolvere definitivamente la grave questione idrica.
“Si tratta – osserva Barbera di ben 900 milioni di euro per la realizzazione di impianti di dissalazione da parte del Gruppo che si occuperà della costruzione del Ponte sullo Stretto”.
“Questo dimostra ancora una volta quante possibilità l’opera offra per un nuovo e reale sviluppo”, continua il coordinatore cittadino degli Azzurri. “Apprezziamo l’ulteriore sforzo dell’azienda, dopo quanto ha detto l’amministratore del Gruppo, Pietro Salini, nel corso della Biennale di Venezia, dove è stato presentato un progetto che mette a disposizione dei cittadini acqua potabile grazie a tecnologie innovative. Siamo sulla strada giusta, carichi di energie per continuare a portare avanti le nostre idee e posizioni”, conclude Antonio Barbera.
A distanza di qualche ora Barbera, però, precisa “La mia dichiarazione sui possibili investimenti di Webuild per risolvere definitivamente la difficile crisi idrica in Sicilia è stata fatta da me in senso costruttivo, ma a titolo completamente personale, senza volere impegnare ruoli e valutazioni che saranno prese dal presidente della Regione Siciliana Renato Schifani, che opera nell’interesse della Sicilia e dei siciliani, insieme a tutto il partito, com’è nello spirito liberale che ispira Forza Italia, aperta da sempre al confronto e al dibattito”.






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