I carabinieri del comando provinciale di Palermo hanno arrestato 11 persone tra cui un minorenne, una donna ed un gambiano, accusati di spaccio di sostanze stupefacenti. I militari delle due compagnie cittadine Piazza Verdi e San Lorenzo con il personale del Nucleo Radiomobile hanno arrestato complessivamente 9 palermitani di età compresa tra i 16 ed i 48 anni ed un extracomunitario 20enne.

Nel corso delle indagini sono state sequestrate oltre 160 dosi tra cocaina, crack ed hashish pronte per essere immesse sul mercato ma, la somma di quasi 18.000 euro.

A Cinisi è stato arrestato un 31 enne originario di Carini è stato visto nei pressi dell’abitazione durante la cessione di un involucro sospetto a un giovane di 23 anni, il quale – immediatamente bloccato – è stato trovato in possesso di 21 grammi di marijuana. Nel corso della perquisizione l’arrestato ha minacciato i militari tentando di aggredirli.

Nell’armadio della camera da letto sono stati trovati altri 120 grammi di marijuana già suddivisa in dosi e pronta per lo spaccio, oltre al materiale per il confezionamento e la somma di 3.300 euro. Il gip ha convalidato gli arresti.

La droga sequestrata durante le varie attività, è stata inviata al Laboratorio Analisi Sostanze Stupefacenti del Comando Provinciale Carabinieri di Palermo, per gli accertamenti qualitativi e quantitativi.

Cisl Badami “allarmati dall’aumento del consumo di crack”

“Ogni operazione delle forze dell’ordine contro lo spaccio di droga è un importante passo in avanti nel percorso della legalità per liberare i nostri territori dalla piaga del consumo giovanile di crack e altre sostanze stupefacenti. Un plauso va ai carabinieri del Comando Provinciale di Palermo”. A commentare così gli undici arresti nell’ambito dell’operazione condotta dal Comando Provinciale di Palermo per spaccio di sostanze stupefacenti,  è la segretaria generale Cisl Palermo Trapani Federica Badami.

“Fondamentale il sequestro di oltre 160 dosi tra cocaina, crack ed hashish che erano già pronte ad essere vendute. Ci allarma questo progressivo aumento del consumo da parte dei giovanissimi, un fenomeno che rappresenta una ferita aperta nel tessuto sociale delle nostre comunità, contribuendo a un ciclo di degrado e disperazione che colpisce non solo i ragazzi coinvolti, ma anche le loro famiglie e l’intera collettività”.