Il mese di maggio si conferma eccezionalmente instabile, con l’Italia nel mirino di due cicloni che porteranno piogge intense, grandine e un’irruzione di aria polare.
Lorenzo Tedici, meteorologo del sito IlMeteo.it, descrive un mese “piovoso e con temperature sotto la media, specie al Nord, dove si rivivono condizioni simili al maggio 2019, quando un’irruzione polare causò fenomeni quasi invernali”. Le previsioni annunciano un primo ciclone di origine iberica, seguito da un più intenso ciclone polare atteso per giovedì 22 maggio, con possibili nevicate sulle Alpi e fenomeni estremi al Nord.
Il primo ciclone: piogge e grandinate
Nelle prossime ore, un ciclone iberico attraverserà l’Italia, portando piogge diffuse al Nord e al Centro, in particolare su Toscana, Umbria e Lazio. “Questo ciclone sarà il meno intenso dei due, ma causerà comunque fenomeni forti, con possibile grandine, più probabile al Nord-Ovest e in Toscana”, spiega Tedici.
Al Sud, invece, l’anticiclone africano manterrà temperature estive, con punte di 32-35°C in Sicilia e 28°C tra Sardegna, Calabria e Puglia. Mercoledì 21 maggio, il ciclone si sposterà verso i Balcani, lasciando rovesci residui su Nord-Est e regioni centrali adriatiche. Altrove, il miglioramento sarà temporaneo, in attesa del secondo evento meteorologico.
L’irruzione polare: un evento eccezionale
Giovedì 22 maggio, un ciclone polare, derivante da un lobo del vortice polare staccatosi dal Polo Nord, raggiungerà il cuore dell’Europa, con effetti significativi anche sull’Italia. “Un lobo del vortice polare si fionderà velocissimo dentro il cuore dell’Europa nella giornata di giovedì: non si escludono nevicate in Baviera fino ai 1000 metri e fino ai 1900 metri anche sulle nostre Alpi di confine”, precisa Tedici. In Italia, il Nord sarà il più colpito, con temperature in calo localmente sotto i 20°C di massima e un rischio concreto di fenomeni estremi, come grandine, supercelle e persino tornado. La collisione tra masse d’aria fredda di origine polare e quelle calde di stampo estivo, che tentano di stabilirsi sull’Italia, alimenterà condizioni di forte instabilità.
Fenomeni estremi al Nord
Il ciclone polare rappresenta una minaccia significativa per il Nord Italia. Gli esperti avvertono che lo scontro tra aria fredda e aria calda potrebbe generare fenomeni violenti. “La nota più rilevante di questo schiaffo polare è la possibilità di fenomeni violenti al settentrione, quali grandine, supercelle e tornado non esclusi”, sottolinea Tedici. Le regioni più a rischio includono Piemonte, Lombardia, Veneto e Trentino-Alto Adige, dove si attendono precipitazioni intense e possibili episodi di grandine di grosse dimensioni. Le previsioni richiedono conferme dalle prossime emissioni modellistiche, ma l’evento si preannuncia eccezionale per la terza decade di maggio, un periodo solitamente più stabile.






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