Il gip del Tribunale di Siracusa ha convalidato gli arresti nei confronti di due giovani di Avola, rispettivamente di 23 e 21 anni, coinvolti nella rissa della settimana scorsa in via Rocco Pirri, a Noto, nel corso dell‘Infiorata, sfociata in una sparatoria. Sono accusati, a vario titolo, di rissa e detenzione illegale di armi mentre è stato denunciato per rissa un minore di 17 anni.

La pistola

Nel corso delle indagini, la polizia ha posto sotto sequestro  una pistola calibro 7,65, che sarà esaminata dalla Polizia scientifica per verificare se da quest’arma sono partiti dei colpi. Si è scoperto anche che il 23enne era sottoposto alla sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno ad Avola, per cui non poteva trovarsi a Noto. Secondo quanto emerso da alcune testimonianze, la rissa è scoppiata tra due gruppi, quello avolese, l’altro di Pachino, che avrebbero dei conti in sospeso. In passato, si sarebbero resi responsabili di altri episodi violenti, tra cui a Marzamemi.

Daspo e chiusura di un locale

Nei confronti dei giovani, che sono ai domiciliari, è stato applicato il Daspo Willy e la misura di prevenzione del foglio di via obbligatorio dal comune di Noto per la durata di 3 anni. Infine, il Questore di Siracusa ha firmato il provvedimento di sospensione della licenza di esercizio pubblico, per la durata di 15 giorni, e chiuso il
locale all’interno del quale era iniziata la rissa.

Il questore, “scovati subito i responsabili”

Il Questore, Roberto Pellicone, ha sottolineato che “un fatto così grave, avvenuto tra l’altro in un momento in cui la città di Noto era sotto i riflettori internazionali per lo svolgimento della 46^ edizione dell’Infiorata, non poteva non trovare una pronta e ferma risposta da parte della Polizia di Stato che, da subito, si è attivata per individuare i responsabili in piena sinergia con l’Autorità Giudiziaria e, all’esito dell’istruttoria della Divisione Polizia Amministrativa e Sociale e della Divisione Anticrimine, sono stati applicati tutti gli strumenti di prevenzione previsti, al fine di impedire che tali episodi possano ripetersi. L’attività di contrasto alla recrudescenza di episodi criminosi che vedono coinvolti i giovani anche con l’uso di armi registrata in tutta la provincia, impone la massima
attenzione, la collaborazione dei cittadini ed il massimo corale sforzo in termini sia di prevenzione che di repressione.”