di Marta Buccheri, Adriana Riccobono
La Ludopatia è una vera e propria dipendenza dal gioco d’azzardo. Chi ne soffre non riesce a controllare l’impulso di giocare, anche se sa che questo comportamento può causargli problemi seri. Con il tempo, la voglia di giocare diventa sempre più forte e costante, tanto da influenzare negativamente la vita di tutti i giorni: i rapporti con la famiglia, la salute mentale e fisica, il lavoro o lo studio. In poche parole, il gioco prende il controllo su tutto il resto.
Statistiche
Ogni anno l’Osservatorio Nazionale e altri enti collegati, analizzano il fenomeno del gioco d’azzardo per migliorare i piani di prevenzione contro la dipendenza patologica. Le statistiche sono fondamentali per capire chi gioca, perché lo fa, quali giochi preferisce e quanti mostrano comportamenti a rischio. Secondo i dati aggiornati dalla società Nomisma, nel 2023, sono stati spesi 150 miliardi di euro nel gioco d’azzardo, in aumento rispetto ai 136 miliardi del 2022.
Chi e quanti sono i giocatori in Italia
Il gioco d’azzardo è ormai diffuso in tutte le fasce d’età, anche se per legge i minorenni non dovrebbero potervi accedere. Le analisi dividono i giocatori in tre gruppi principali: i giovani tra i 14 e i 19 anni, cioè la Generazione Z (con una percentuale del 37%); gli adulti (con una percentuale del 60%); gli over 65, chiamati anche Silver Age, (con una percentuale del 26%). I giocatori più attivi e accaniti risultano essere gli adulti tra i 25 e i 34 anni. I dati dell’Osservatorio Nazionale si rivelano utili anche per capire quali tipi di gioco d’azzardo sono più usati. Oggi è chiaro che il gioco online ha superato quello dal vivo. I Casinò online, le Slot virtuali e i Gratta e Vinci digitali piacciono sempre di più: il 60% delle scommesse avviene su internet e il gioco a distanza è cresciuto moltissimo, guadagnando il 15% in più rispetto al passato.
Chi ci guadagna di più
Il market share dei Casinò on line in Italia, nel 2024, vede nella Lottomatica la quota di mercato maggiore, con evidenti guadagni per lo Stato. Il gioco d’azzardo legale infatti rappresenta il 36,20% del gettito erariale. Ma non solo, gli italiani investono nel gioco d’azzardo più di quanto spendono per Sanità e Istruzione.
Motivazioni del gioco d’azzardo
Il gioco d’azzardo può diventare pericoloso quando sfocia in dipendenza. Le motivazioni che spingono a giocare sono diverse e spesso influenzano il controllo del giocatore. Tra le ragioni più comuni: la speranza di vincere denaro, magari per risolvere problemi economici; l’eccitazione della sfida, soprattutto nei giochi da tavolo o di abilità, molto apprezzati da giovani e adulti; la voglia di evadere dallo stress quotidiano, motivo che può rendere il gioco ancora più rischioso. Il rischio più grande nasce quando si gioca per scappare dai problemi e si rafforza il pensiero illusorio di poter controllare gli esiti del gioco stesso.
Il nostro territorio: prevenzione e sanzioni in Sicilia
La Regione Sicilia ha deciso di combattere il gioco d’azzardo patologico, che rovina vite e famiglie, con la Legge Regionale per la prevenzione e il trattamento del disturbo da gioco d’azzardo 24/2020. La legge prevede la nascita di un Osservatorio regionale che coinvolge molti attori pubblici e privati. Su base volontaria è prevista la possibilità di iscrizione al registro delle persone inibite al gioco e, tra le altre attività, per un aiuto concreto per chi è in difficoltà, è stato attivato un Numero Verde per rispondere alle richieste di aiuto (800 768 019). Ogni due anni viene predisposto un piano per prevenire la dipendenza da gioco e vengono organizzati incontri per informare gestori di locali e istituzioni. Un riconoscimento speciale va ai gestori che scelgono di non mettere Slot Machine nel proprio locale. «Slot? No grazie!» è la targa che viene esposta in alcune tabaccherie in cui non sono presenti le famose macchinette. Non si possono aprire sale scommesse vicino a scuole, ospedali, chiese, palestre, cimiteri, centri per giovani e anziani. Le distanze minime sono: 300 metri nei comuni sotto i 50.000 abitanti, 500 metri in quelli più grandi. I Comuni possono fare la loro parte, ponendo limiti che bloccano il gioco in certi orari o dando premi ai locali “Slot free”. Chi non rispetta le regole prende una multa tra i 2.000 e i 10.000 euro. I proventi servono per aiutare chi ha davvero bisogno. Tuttavia, con l’integrazione alla Legge Regionale (3/2024), non si considera più nuova apertura il semplice cambio di titolare del locale, del rappresentante legale, del concessionario o della ditta proprietaria degli apparecchi, e molti locali scommesse continuano a permanere vicino ai luoghi sensibili come scuole ed edifici di culto. Il distanziamento, inoltre, non vale più per le rivendite di tabacchi e le ricevitorie del lotto, che devono rispettare solo le distanze previste da un apposito Decreto Ministeriale.
Interventi in difesa della Salute Pubblica e per prevenire la Ludopatia nel Comune di Palermo
Il Comune di Palermo collabora con le ASL per la prevenzione della Ludopatia. Nel 2019 si è cercato di porre una stretta sul gioco di azzardo attraverso apposite disposizioni sugli orari; tuttavia, un’Ordinanza del Sindaco Orlando per disciplinare gli orari di utilizzo degli apparecchi da gioco è stata bloccata da un ricorso al TAR. Nel 2024, a seguito dei dati forniti dall’ASP sull’incremento degli assistiti dai Servizi per comportamenti di dipendenza dal gioco d’azzardo, un’Ordinanza del Sindaco La Galla ritorna sulla necessità di disciplinare, nel contesto della movida cittadina, gli orari di chiusura delle sale gioco e l’accensione degli apparecchi da gioco nelle tabaccherie. L’art. 5 dell’Ordinanza, è stata ancora oggetto di ricorso al TAR che ha accolto l’istanza dei ricorrenti facendo presente che la misura, restrittiva rispetto alle norme nazionali, non è supportata da puntuale e specifica documentazione e potrebbe comportare rischi indesiderati come il dirottamento della domanda verso il gioco illegale.
Le denunce
Per accedere ai dispositivi delle sale da gioco è necessaria la Tessera Sanitaria, ma un’inchiesta di Stefania Petix per Striscia la Notizia (novembre 2024) ha denunciato alcune sale Slot che consentono, illegalmente, il gioco d’azzardo ai minori. L’azione delle Forze dell’Ordine contro gli esercenti che non rispettano le regole, e per sventare esercizi abusivi e bische fisiche e virtuali clandestine collegate alla criminalità organizzata, è continua e costante, ma le forze messe in campo appaiono spesso impari rispetto agli interessi e alla diffusione del crimine.
Come uscire dalla dipendenza da gioco d’azzardo
Per uscire dal tunnel del gioco è necessario rivolgersi a strutture specifiche e ad esperti. A Palermo, ad esempio, ci si può rivolgere al servizio Gap & Nuove Dipendenze Patologiche dell’ASP, in via Furitano. Per gestire la dipendenza esistono terapie efficaci, come la terapia cognitivo-comportamentale, che aiuta a capire cosa c’è dietro il bisogno di giocare e insegna strategie alternative per affrontare il problema nella vita di tutti i giorni. In alcuni casi, si usano anche approcci integrati, che combinano diversi tipi di trattamento per ottenere risultati migliori. Esiste anche un numero verde nazionale, 800 558822, attivo da lunedì sl venerdì. La chiamata è gratuita e anonima e, dall’altra parte, ci sono esperti pronti ad ascoltare, offrire supporto e indicare i centri specializzati più vicini. Anche familiari, amici o insegnanti possono chiamare per avere consigli su come affrontare la situazione. Chiedere aiuto è il primo passo per uscire dalla dipendenza. Se però la situazione è più grave, e magari il giocatore soffre anche di depressione o ansia, può essere utile affiancare una terapia farmacologica, sempre sotto controllo medico. Il gioco d’azzardo può sembrare un passatempo come un altro, ma non lo è. È importante parlarne, informarsi e aiutare chi ne soffre, senza giudicare e, soprattutto, senza caderci dentro.
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