L’escalation di aggressioni ai danni degli autisti Amat preoccupa i vertici delle sigle sindacali. I recenti fatti di cronaca evidenziano un perpetuo ripetersi di violenza e pestaggi che rendono la situazione allarmante: poche ore fa, un altro operatore mentre era in servizio è stato aggredito da un cittadino che intralciava, con la sua auto, il passaggio del mezzo di trasporto pubblico. Il tutto “risolto” con l’ennesima aggressione.

L’aggressione tra viale Regione Siciliana e via Altofonte

Un autista dell’Amat, in servizio sulla linea 364, è stato picchiato a calci e pugni in testa e al volto da un automobilista in viale Regione Siciliana all’angolo con via Altofonte. Tutto è iniziato quando l’autista ha trovato davanti a sé una macchina parcheggiata in doppia fila, che bloccava il passaggio del bus. Ha suonato più volte per chiedere di spostarla, ma il conducente dell’auto, probabilmente infastidito, è sceso e lo ha aggredito con violenza.

Il conducente del mezzo pubblico ha riportato un trauma cranico e una ferita al naso. È stato portato all’ospedale Civico dai sanitari del 118 e domani dovrà sottoporsi a una visita maxillo-facciale per valutare meglio i danni.

La solidarietà dei sindacati

“La Uiltrasporti Sicilia esprime piena solidarietà al lavoratore colpito e rilancia l’allarme – si legge in una nota  scritta dalla segretaria generale Katia Di Cristina e il segretario regionale Alfredo Montalto – l’escalation di violenze, fisiche, verbali e psicologiche, che colpisce chi ogni giorno garantisce il diritto alla mobilità dei cittadini è ormai fuori controllo. Si lancia un sasso oggi, si sferrano pugni domani. Non possiamo più tollerare questa normalizzazione dell’aggressività”.

Si legge: “I nostri autisti vengono lasciati da soli a gestire situazioni di tensione e pericolo, senza tutele né dispositivi adeguati. In molte circostanze, le aggressioni non vengono neppure denunciate. A tutto questo si aggiunge la stanchezza di lavorare in condizioni logoranti, in mezzi spesso obsoleti e sprovvisti di protezioni come cabine chiuse- aggiungono – la Uiltrasporti Sicilia ha già richiesto un incontro urgente con il Prefetto di Palermo e con il Comitato provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica, ma ad oggi è mancata una risposta concreta. Non è la prima volta che chiediamo un intervento alle istituzioni locali: in più occasioni abbiamo sollecitato un impegno diretto del sindaco su questo fronte, e ancora una volta torniamo a farlo” .

Solidarietà della Cisl all’autista

“Esprimiamo la nostra vicinanza e solidarietà all’ennesimo autista dell’Amat aggredito da un automobilista. Questi episodi non fanno che confermare quanto ci sia bisogno di una maggiore tutela per la sicurezza di questi lavoratori, e che, la violenza cittadina dilagante sfocia in aggressioni verbali e fisiche fin troppo frequenti”. Ad affermarlo sono Federica Badami segretaria generale Cisl Palermo Trapani e Dionisio Giordano segretario generale Fit Cisl Sicilia, commentando l’ennesima aggressione subita da un autista dell’Amat.

“Si dia seguito al più presto al protocollo siglato questo mese presso la Prefettura fra l’azienda e la Regione, per garantire più sicurezza agli operatori del trasporto pubblico locale e al personale sanitario a Palermo e che prevede l’utilizzo del ‘panic button’, un pulsante azionabile in caso di pericolo. Non possono certo essere i lavoratori a pagare il prezzo di questo degrado sociale, che purtroppo rende anche le azioni quotidiane come quelle legate al proprio lavoro, pericolose per la propria incolumità” concludono.