Risuonano ancora le note magiche della tromba di Fabrizio Bosso, accompagnata dalla melodia senza confini del fisarmonicista Luciano Biondini, ed ecco che il secondo appuntamento della stagione 2025 di “Jazz in vigna” – la rassegna open air organizzata nella Tenuta San Michele di Santa Venerina, agriturismo etneo delle cantine Murgo, dall‘associazione culturale Algos, che gestisce il Monk Jazz Club di Catania – annuncia un’altra serata evento con il concerto del Rita Botto Quintet, la formazione capitanata dalla cantante catanese Rita Botto che sarà affiancata da Carlo Cattano al sassofono, Maurizio Diara alla chitarra, Giovanni Arena al basso e Ruggero Rotolo alla batteria. Dino Rubino, direttore artistico del Monk Jazz Club e di “Jazz in vigna”: «E’ un gradito ritorno quello di Rita Botto da noi, ricordo che l’ultima volta con lei c’era ancora in formazione il compianto Giuseppe Finocchiaro al pianoforte. Ci sono ancora delle belle foto che testimoniano quei momenti». «Sì, eravamo in trio, io, Giuseppe e Carlo Cattano – ricorda Rita Botto -. Conosco la magica atmosfera di “Jazz in vigna”, è stato proprio bello e tutto molto accogliente».

Rita Botto
La prematura scomparsa del pianista catanese, tre anni fa, ha lasciato ovviamente un grande vuoto in tutti i musicisti amici con cui suonava. Stesso discorso per Rita Botto che solo di recente ha trovato forza e motivazioni per ritrovarsi con i suoi vecchi compagni di avventura musicale: «Da una parte non ci siamo sentiti ovviamente di sostituirlo – racconta la cantante catanese – poi sono venute fuori delle date e quindi ci pareva male anche non farle. Non ci siamo sentiti immediatamente di sostituirlo con un pianista, quindi abbiamo chiesto la collaborazione del chitarrista Maurizio Diara, un grande musicista jazz che da anni suona con una voce femminile, quella di Elisa Nocita. Chiaramente il suono è leggermente diverso perché la chitarra sostituisce il pianoforte, ma i brani sono sempre quelli». Il concerto sarà una summa dei brani più noti della ormai pluridecennale carriera della cantante catanese, che il 20 luglio prossimo riceverà, per speciali meriti artistici, il premio Nino Martoglio nell’agrigentina Grotte.
Nata a Catania, Rita Botto ha esordito musicalmente a Bologna negli Anni 80, tra pop, Brasile, jazz e blues. Poi il ritorno in Sicilia a cavallo del nuovo Millennio, mossa dal desiderio di dare voce ai suoni della propria lingua. Nel 2004 il suo primo disco “Stranizza d’amuri” che contiene la celebre cover jazzata del brano di Franco Battiato. Il calore del timbro della voce, la passionalità, la sua maniera di mettere in scena una certa espressività “teatralmente” mediterranea l’hanno spinta a riprendere le radici sonore, le storie e i sentimenti di una terra antica, la Sicilia.

Il Rita Botto 5et: da sinistra Maurizio Diara, Rita Botto, Ruggero Rotolo, Giovanni Arena e Carlo Cattano
«Poco prima che Giuseppe ci lasciasse – prosegue la Botto -, avevamo messo su due brani con arrangiamenti nuovi di Giovanni Arena, il brano “Strade Parallele (Aria siciliana)” di Giuni Russo, e l’aria, una vera canzone, “Malinconia (Ninfa gentile) di Vincenzo Bellini, che canto in versione classica contemporanea. E poiché a Santa Venerina canteremo con l’Etna alle spalle, ho parlato con Maurizio Diara perché vorrei cantare il classico napoletano “Tu ca non chiagne” di Libero Bovio, brano nato in omaggio al vulcano napoletano. “Com’è bella ‘a muntagna stanotte” esordisce il brano e io voglio dedicarla, voce e chitarra, alla nostra Montagna, cantandola senza accento napoletano». Ogni appuntamento di “Jazz in vigna” sarà ricco di musica a partire dalle ore 19 con l’Aperi-Dj set a cura di Cuperose, il progetto del musicista e produttore Andrea Privitera, seguito alle 20.30 dal concerto dell’artista principale sul palco centrale davanti le vigne, e, dalle 22.30, dal live degli studenti delle classi jazz del Conservatorio Bellini di Catania. Il 12 luglio suonerà il trio Torre-Leotta-Bassi formato da Gabriella Torre alla voce, Damiano Leotta alla chitarra e Maria Pia Bassi al basso. «La musica è comunicazione e la devi comunicare agli altri – commenta Rita Botto -. Fa bene Dino Rubino a dare spazio ai ragazzi che si devono misurare con un pubblico vero, perché una cosa è fare le prove, una cosa è gestire i concerti».

Gabriella Torre
La rassegna “Jazz in vigna” prosegue sabato 19 luglio con il concerto di all-Sicily-stars “On Etna” con i fratelli gemelli iblei, Giovanni, sassofonista, e Matteo Cutello trombettista, accompagnati da Salvatore Bonafede al pianoforte, Nello Toscano al contrabbasso e Mimmo Cafiero alla batteria.
Luogo: Tenuta San Michele, Via Zafferana, 13, SANTA MARIA DI LICODIA, CATANIA, SICILIA
Tipo evento: Concerto
Data Inizio: 12/07/2025
Data Fine: 12/07/2025
Ora: 21:00
Artista: Rita Botto
Prezzo: 27.00
Info:
Il 12 luglio la sesta rassegna estiva organizzata dall’associazione Algos – Monk Jazz Club di Catania e ospitata dalla Tenuta San Michele di Santa Venerina, ospita il live del quintetto della cantante catanese che sarà affiancata da Carlo Cattano al sassofono, Maurizio Diara alla chitarra, Giovanni Arena al basso e Ruggero Rotolo alla batteria. Il concerto sarà una summa dei brani più noti della sua ormai pluridecennale carriera. Dopo concerto con il live del trio Torre-Leotta-Bassi, allievi del Conservatorio di Catania
Link: https://www.gncpress.it/jazz-in-vigna-2025-torna-la-sicilia-mediterranea-e-jazz-di-rita-botto/
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