La strage di via D’Amelio, a distanza di 33 anni, è un momento di raccolta e di riflessione. Un rito cominciato la sera del 18 luglio a partire dal primo anniversario nel 1993, per volere della mamma di Paolo Borsellino, oggi più che mai una ricorrenza: gli scout dell’Agesci (Associazione guide e scouts cattolici italiani) si ritrovano in preghiera per onorare la memoria del giudice Borsellino e degli agenti della scorta.

Da oltre trent’anni si riuniscono, al termine di un percorso durato otto giorni, per una veglia in preparazione alla commemorazione della strage mafiosa del 19 luglio 1992.

La veglia “Rysvegliati – sentinelle di memoria operante”

La veglia è il momento conclusivo di un percorso formativo durato otto giorni, il “Cantiere della Legalità RYS – veglia-Ti sentinelle di memoria operante”, che coinvolge giovani della branca RS (17-20 anni) provenienti da diverse zone della Sicilia e d’Italia.

A organizzare la serata sono stati gli scout dell’Agesci che, alla vigilia dell’anniversario, onorano la memoria del giudice Borsellino e degli agenti della scorta: Agostino Catalano, Vincenzo Li Muli, Walter Eddie Cosina, Emanuela Loi e Claudio Traina.

Al termine del momento di riflessione artistica e meditativa, si celebrerà l’eucaristia presieduta da padre Francesco Cavallini sj, assistente ecclesiastico della zona scout Concadoro.

Una memoria attiva

“La settimana vissuta in cantiere è stata ricca di incontri, testimonianze e confronti che hanno profondamente toccato i partecipanti. Da questa esperienza intensa è scaturita la necessità di tradurre quanto vissuto in un momento comunitario di riflessione e impegno – si legge in una nota – la veglia quindi non è solo un ricordo, ma un invito a vivere la memoria come forza trasformativa. Le parole, i gesti e i simboli della serata sono stati pensati per restituire voce e significato a chi ha perso la vita per servire la giustizia ma anche per interrogare chi oggi desidera contribuire ad una società più giusta”.