Non accenna a rientrare lo scontro all’interno della maggioranza e in particolare fra la Dc di Totò Cuffaro e gli autonomisti e Popolari (per usare la formula con la quale è nominato il gruppo all’Ars) di Raffaele Lombardo. A 48 ore dalla bocciatura della riforma dei consorzi di bonifica per effetto del voto dei franchi tiratori la battaglia degli ex Presidenti sale di tono con un intervento personale di Totò Cuffaro.
E’ chiaro chi ha affossato la riforma
“Non c’è certo bisogno di possedere doti divinatorie né essere Tiresia per capire chi ha affossato la legge sui Consorzi di bonifica. Serve solo un po’ di umile e attenta lettura della condizione attuale
dell’Aula, per di più certificata, sotto traccia, dall’On. Miccichè nella sua ultima dichiarazione” dice senza mezzi termini Totò Cuffaro, segretario nazionale della DC rispondendo alla nota di ieri della direzione del Movimento per l’Autonomia.
Il riferimento di Cuffaro è all’ultimo periodo di una dichiarazione di Gianfranco Miccichè di ieri nella quale l’ex presidente dell’Ars aveva detto: “Non c’è alcuna schizofrenia in quel voto: ci sono segnali politici chiari, che sarebbe un errore sottovalutare”.
Poi Cuffaro replica alla “Direzione MpA”
“Alla suscettibile direzione del MPA o a chi per essa, voglio dire in siciliano: ‘Nenti fari ca nenti si sapi’. Proviamo a uscire dalla bagarre e a riportare il dibattito sul piano della politica e, se possibile – e se vogliamo è possibile -, della buona politica”.
Interesse dei siciliani viene prima delle ripicche politiche
“L’interesse della Sicilia e dei siciliani viene prima delle dannose ripicche della maggioranza e, soprattutto, molto prima delle strumentali vittorie di Pirro delle opposizioni che hanno, come risultato finale, il danno per gli agricoltori e la messa a rischio del lavoro di tutti i dipendenti dei Consorzi”, conclude Cuffaro.
Cosa c’era nel documento del MpA
Nel documento di ieri della Direzione MpA c’era un attacco diretto alle osservazioni proprio di Cuffaro: “Cuffaro individua con sorprendente precisione gli affossatori del ddl sui Consorzi di Bonifica, nonostante il voto fosse segreto. Possiede forse un sistema in grado di rivelare ciò che nemmeno il regolamento d’Aula consente? Un Trojan istituzionale? Un dispositivo di lettura del pensiero parlamentare? Ce lo dica, lo condivida. Non faccia l’omertoso”.
A questa frase Cuffaro adesso risponde evitando di entrare in polemica diretta su tutto il resto (riferimenti chiari alla fine degli anni ’90 e agli inizi del 2000 quando Cuffaro era assessore all’Agricoltura i Sicilia) probabilmente per non incancrenire toppo rapporti che sono tesi già da diversi mesi.
La terza puntata dello scontro
Ma lo scontro vive anche una terza puntata dopo la pubblicazione dell’articolo di BlogSicilia. Un nuovo documento della Direzione del MpA torna ad attaccare: “L’esercizio delle cristiane virtù della carità e della temperanza ci inducono a non replicare all’on. Cuffaro cui il dialetto dovrebbe ricordare che “a megghiu parola e chidda ca nun si dici”, ma …tant’è” si legge in questa nuova replica.
Il vertice di maggioranza e l’incontro con il governo
“Ieri in un incontro col governo sono emerse valutazioni e proposte per cui non occorre aggiungere altro. Del ddl “Consorzi” inoltre è stato stigmatizzato lo “stratagemma” dell’ufficio interconsortile che svuoterebbe di poteri l’organo elettivo degli utenti, per non dire della ridefinizione di territori. In quanto alla buona politica e agli interessi dei siciliani…lasci perdere, non insista! Al momento giusto, se proprio ci tiene, ne discuteremo in pubblico” concludono gli esponenti della direzione regionale del Mpa.






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