Mario Barnaba
Mario Barnaba: clown/attore, giocoliere, direttore artistico classe 1976.
C’è qualcosa di profondamente vegetale, quasi silenziosamente botanico, nella scelta del tema di quest’anno: la talea. Un gesto agricolo e poetico, chirurgico e generativo. Recidere per moltiplicare, strappare per rinascere. Un atto che, come ogni taglio consapevole, porta con sé il dolore del distacco ma anche la promessa della continuità.
Il Valdemone, Festival internazionale di arti di strada, nuovo circo e musica, quest’anno giunge alla sua sedicesima edizione, e diventa una talea di sé stesso: sottratto alla terra madre che per quindici anni lo ha accolto, piantato ora”Utopie nel mezzo” in Isnello, nuovo suolo, nuovo respiro. Un trapianto necessario, eppure vivo di linfa antica. Un atto di resistenza, sì, ma anche – e soprattutto – di ri-nascita. Perché la cultura, come le piante più testarde, non chiede permesso: attecchisce.
E Isnello accoglie questo innesto con grazia: un paese che diventa palcoscenico diffuso, spazio simbolico, costellazione di incontri e di visioni. Il festival non è solo una rassegna di spettacoli, ma un organismo vivo, che respira col pubblico, che dialoga con il territorio, che si interroga – e ci interroga – sul senso dell’arte oggi, sul suo ruolo nel costruire comunità, sull’urgenza del raccontare.
E parlando di racconti, due libri aprono il nostro viaggio:
“Il buco nel calzino” di Salvino Calatabiano, favola per bambini e adulti disposti a farsi piccoli per ascoltare; e “Utopie nel mezzo”, che celebra i vent’anni del Teatro dei Venti, tracciando un atlante ideale di luoghi, esperimenti e visioni teatrali nate da un desiderio: abitare poeticamente il mondo.
A dare voce ai processi creativi, ci sarà Chiara Marchese con MAVARA, un assolo sospeso tra filo molle e rito siciliano, in un’indagine che è insieme antropologica e corporea, gesto e simbolo, equilibrio precario tra fragilità e potere. Seguirà STEAMPLANT MOVEMENT, ponte danzante tra la Sardegna e la scena contemporanea, progetto che rende il movimento un fatto corale, inclusivo, necessario.
Ma Valdemone non è solo sguardo verso l’arte. È anche ascolto del presente, di ciò che ci scuote e ci riguarda.
Lo Spazio Documentaria, al centro sociale di Isnello, ospiterà due proiezioni dedicate a Gaza, per rimettere al centro la carne e le storie dietro i titoli di giornale.
E sempre Gaza sarà raccontata con delicatezza e potenza dalla mostra diffusa “Circando Gaza” – scatti che invadono le vie del paese come fiammelle di memoria, cronaca, speranza.
Per chi ama perdersi e ritrovarsi, il percorso sonoro “Il nonno cantastorie”, curato dal Teatro dei Venti, sarà un’esperienza immersiva: venti minuti in cui le favole di Gianni Rodari, lette da voci anziane, diventano un rituale di passaggio, un ponte tra generazioni, un’utopia sonora.
E poi il cielo: quello vero. Il Parco Astronomico Gal Hassin sarà aperto, per ricordarci che ogni artista – come ogni stella – è una luce che si propaga nel tempo.
La piazza diventa anche palestra: slackline per tutti in “Prova a non cadere”, e per i più coraggiosi, la poetica “Traversata della valle”, dove il gesto dell’equilibrio diventa metafora del nostro stare al mondo.
Organizzare un festival è sempre un lavoro di cesello e di fatica. Farlo in un luogo nuovo è un’arte della reinvenzione. Ma ogni cambiamento, se accolto come talea, è una scommessa sulla vita.
Non si tratta solo di ricollocare spettacoli: si tratta di ricalibrare i sogni, rimettere a fuoco i messaggi, trovare un nuovo modo per raccontare – e raccontarsi.
In un tempo che chiede spesso di resistere con i denti, il Valdemone risponde con la leggerezza delle mani: che tagliano, sì, ma per piantare.
E da ogni taglio, se c’è cura, può nascere un bosco.
Vi aspettiamo a Isnello dal 22 al 24 agosto.
Questo contenuto è stato disposto da un utente della community di BlogSicilia, collaboratore, ufficio stampa, giornalista, editor o lettore del nostro giornale. Il responsabile della pubblicazione è esclusivamente il suo autore. Se hai richieste di approfondimento o di rettifica ed ogni altra osservazione su questo contenuto non esitare a contattare la redazione o il nostro community manager.


Commenta con Facebook