Un professore di 62 anni accoltellato a Bassano del Grappa per una sigaretta negata. Fermato il presunto aggressore, un 30enne con problemi psichiatrici. Il docente lotta in terapia intensiva dopo un delicato intervento.
Lunedì mattina, 25 agosto, Bassano del Grappa, tranquilla città in provincia di Vicenza, è stata teatro di un episodio di violenza che ha lasciato la comunità sotto shock. Un professore di matematica di 62 anni, docente al liceo “Brocchi”, è stato accoltellato alle spalle lungo viale XI Febbraio, una delle arterie più trafficate del centro cittadino.
Il movente? Il rifiuto di offrire una sigaretta a un giovane sconosciuto. L’aggressore, un uomo di 30 anni con problemi psichiatrici, è stato fermato poche ore dopo dai carabinieri alla stazione ferroviaria di Bassano, mentre tentava di fuggire. Il docente, gravemente ferito, è stato sottoposto a un delicato intervento neurochirurgico all’ospedale San Bortolo di Vicenza, dove rimane in terapia intensiva.
L’aggressione: un gesto improvviso e violento
Erano circa le 7:30 di lunedì quando il professore, diretto probabilmente verso il liceo per i corsi di recupero estivi, è stato avvicinato da un giovane sconosciuto. Secondo la ricostruzione, l’uomo ha chiesto una sigaretta al docente, che ha rifiutato. In un gesto tanto rapido quanto inspiegabile, l’aggressore ha estratto un coltello e ha colpito il professore alla schiena con un fendente violento. La lama, spezzandosi durante l’attacco, ha lasciato due frammenti di ceramica conficcati nel corpo della vittima, a pochi millimetri dall’aorta e dal midollo spinale. La ferita, profonda cinque centimetri sul lato sinistro del dorso, ha reso necessario un intervento immediato.
Alcuni passanti, testimoni della scena, hanno allertato i soccorsi. Il professore è stato trasportato d’urgenza all’ospedale San Bassiano di Bassano, per poi essere trasferito al San Bortolo di Vicenza, dove i neurochirurghi hanno eseguito un’operazione complessa per rimuovere i frammenti. Sebbene la prognosi resti riservata, il docente non è in pericolo di vita, un esito definito “fortuito” data la gravità della lesione.
La caccia all’aggressore e il fermo
Le indagini, condotte con rapidità dai carabinieri della Compagnia di Bassano in collaborazione con la Polizia locale, hanno portato al fermo del presunto responsabile in poche ore. Grazie alle immagini delle telecamere di videosorveglianza, analizzate congiuntamente dalle forze dell’ordine, l’uomo è stato individuato e bloccato alla stazione ferroviaria di Bassano, mentre cercava di salire su un treno per sfuggire alla cattura. Si tratta di un 30enne con “seri problemi psichiatrici”, secondo quanto emerso dalle prime informazioni. L’uomo, condotto in caserma, è ora sottoposto a interrogatorio per chiarire le circostanze del gesto. Non risultano legami preesistenti tra l’aggressore e la vittima, un dettaglio che sottolinea l’apparente casualità dell’episodio.
Un tassista della zona ha avuto un ruolo determinante nell’identificazione del sospettato, segnalandolo alle autorità e contribuendo alla sua cattura.
La reazione delle autorità: Zaia e Campagnolo
Il governatore del Veneto, Luca Zaia, ha commentato l’accaduto con una dichiarazione che esprime sdegno e preoccupazione: “Rischiare la vita perché un balordo violento ti accoltella alla schiena per il rifiuto di una sigaretta, o senza alcun motivo come accaduto dal Direttore Generale dell’Ulss Pedemontana Bramezza nella sua città di residenza, non è ammissibile in una terra civile e pacifica come il Veneto”.
Zaia ha elogiato la professionalità dei neurochirurghi del San Bortolo: “La ferita era talmente grave che i neurochirurghi del San Bortolo di Vicenza hanno dovuto affrontare un intervento delicato e difficile. A loro i migliori complimenti per la professionalità e le capacità dimostrate”. Il governatore ha poi invocato un’azione collettiva per rafforzare la sicurezza: “Di fronte a queste situazioni dobbiamo fare squadra per individuare contromisure efficaci, a cominciare dal presidio del territorio fino ad arrivare, se necessario, anche a un inasprimento delle norme a tutela delle persone per bene”.
Anche l’assessore alla sicurezza di Bassano, Alessandro Campagnolo, ha espresso il suo sconcerto ai microfoni di una rete televisiva locale: “Che in una zona frequentata, e per di più nelle vicinanze di una scuola con oltre duemila studenti, possano verificarsi episodi simili alle prime ore del mattino è motivo di grande preoccupazione. L’auspicio è che la comunità possa tornare a sentirsi sicura”.






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