Attirato da una conversazione animata tra due persone nel cuore della notte, qualcuno decide di filmare ciò che vede: le immagini immortalano un’aggressione ai danni di una donna. E’ accaduto ieri sera, 27 agosto a Palermo, zona via Oreto: due persone sembrano dialogare davanti ad una moto ma dopo pochi istanti lui afferra con forza il collo della donna. “Allora guardami negli occhi” le intima stringendo il collo della ragazza sfinita dal gesto.
L’episodio è stato immediatamente notificato alle forze dell’ordine dall’associazione no profit Filiis Palermo, organizzazione attiva nella tutela dei diritti dei cittadini.
Il video dell’aggressione
La registrazione, che dura oltre un minuto e mezzo, mostra con chiarezza la dinamica: la donna, impaurita e confusa, non oppone resistenza, subendo in silenzio le aggressioni dell’uomo. Nei secondi finali, lui allarga le braccia al cielo ed esclama con tono alterato: “In che senso?”. Un gesto che aggiunge ulteriore preoccupazione ad una scena già di per sé inquietante.
Le immagini, ora al vaglio degli investigatori, potrebbero diventare un tassello fondamentale per ricostruire l’accaduto e chiarire la natura del rapporto tra i due protagonisti. Intanto cresce la preoccupazione dei residenti della zona, scossi da un episodio che testimonia quanto la violenza sulle donne sia una realtà viva che può consumarsi in pochi istanti, persino sotto i balconi di casa.
Altre aggressioni in città
Poche ore fa è stato arrestato un 24enne accusato di violenza sessuale e lesioni personali. L’episodio si aggiunge all’escalation di abusi che ha colpito Palermo nelle ultime settimane: i carabinieri del nucleo radiomobile di Palermo hanno eseguito un fermo di polizia giudiziaria nei confronti di un cittadino somalo di 24 anni, accusato di violenza sessuale e lesioni personali. La notte di Ferragosto una studentessa americana, in città per un programma di scambio culturale, era stata brutalmente aggredita nella zona del Foro Italico. L’uomo l’aveva assalita, strappandole i vestiti e colpendola con violenza. La giovane, pur riportando graffi, morsi ed ecchimosi, era riuscita a divincolarsi e a fuggire, chiedendo aiuto a un gruppo di passanti che l’avevano soccorsa.
Arresto convalidato
La reazione immediata della vittima era stata fondamentale: aveva fornito una descrizione del suo aggressore, che si era nascosto tra gli scogli. Alcuni palermitani avevano provato a rintracciarlo, senza però riuscire a bloccarlo prima dell’arrivo dei carabinieri. Nel frattempo, il giovane aveva minacciato chiunque cercasse di avvicinarsi, sostenendo di essere armato di coltello.
Quando i militari erano giunti sul posto, i testimoni avevano fornito indicazioni sull’identità e sulle abitudini del ventiquattrenne, noto frequentatore dell’area. La collaborazione tra forze dell’ordine e cittadini si era rivelata decisiva: i carabinieri avevano passato al setaccio l’intera zona e, grazie alla segnalazione di un testimone che aveva visto l’aggressore nascondersi dietro alcune cabine elettriche, erano riusciti a individuarlo e a fermarlo.
Il fermo disposto dalla procura era stato convalidato dal gip e il giovane era stato trasferito in carcere.






Commenta con Facebook