Decisioni importanti dalla giunta regionale di governo riunita oggi a Palazzo d’Orleans. C’è il ritorno alla guida di un Dipartimento importante della Regione per l’ex direttore delle Attività Produttive, ci sono finanziamenti importanti per il restauro del tempio G di Selinunte ma c’è anche la proroga di uno stato di emergenza, quello per l’esplosione di San Giovanni Galermo.
Frittitta dirigente generale all’energia
Carmelo Frittitta è il nuovo dirigente generale del dipartimento regionale dell’Energia. La nomina è stata deliberata oggi nel corso della riunione della giunta presieduta dal presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, su proposta dell’assessore all’Energia e ai servizi di pubblica utilità, Francesco Colianni.
Frittitta è nell’amministrazione regionale dal 1994, vanta una consolidata esperienza alla guida di strutture importanti: ha diretto diversi dipartimenti, tra cui, Urbanistica, Agricoltura e Attività produttive ed è attualmente capo di gabinetto vicario del presidente della Regione.
“Ringrazio il presidente della Regione e la giunta per avere condiviso e approvato la mia proposta di nomina di Carmelo Frittitta a dirigente generale del dipartimento Energia. Sono certo che Frittitta, che già si era distinto per le sue qualità professionali e per la comprovata esperienza al dipartimento delle Attività produttive, darà un contributo fondamentale alla gestione delle politiche energetiche della Sicilia, che ad oggi guida la transizione energetica in Italia” commenta l’assessore Colianni.
“È una sfida appassionante quella che aspetta il dipartimento che ha un ruolo centrale nelle strategie di sviluppo sostenibile dell’Isola, e siamo molto contenti di condividerla con il neo direttore a cui auguro buon lavoro, ringraziando vivamente l’uscente Calogero Burgio per l’impegno fin qui profuso” ha aggiunto l’assessore regionale all’Energia e ai servizi di pubblica utilità.
Lo stato di emergenza per San Giovanni Galermo
Una proroga di sei mesi dello stato di emergenza dichiarato per l’esplosione del 21 gennaio scorso nel quartiere di San Giovanni Galermo, a Catania, che aveva interessato immobili dell’Istituto autonomo case popolari è stata, poi, deliberata dal governo Schifani su proposta del dipartimento regionale della Protezione civile, nel corso della riunione di giunta di oggi. La nuova scadenza è fissata per il 4 marzo 2026 e contestualmente viene prorogata anche la nomina del commissario delegato Gaetano Laudani. Inoltre, con la delibera la Regione prevede ulteriori fondi, pari a 144 mila euro, per lavori di ristrutturazione e per i traslochi, che si aggiungono ai 510 mila euro finora stanziati.
Il provvedimento si è reso necessario perché occorrono ulteriori tempi per la realizzazione dei lavori nelle case colpite dall’esplosione. Il primo piano operativo, infatti, non prevedeva interventi riguardanti le palazzine ai numeri civici 1, 3, 5 e 7 di via Gualandi in quanto gli immobili inizialmente erano stati posti sotto sequestro con decreto della Procura distrettuale. Adesso sono stati dissequestrati ed è possibile avviarne il ripristino.
Negli altri edifici alcuni lavori sono stati già ultimati e altri sono in corso. L’obiettivo è superare lo stato di emergenza e consentire il rientro nelle proprie abitazioni di tutte le famiglie sfollate.
Il restauro del Tempio G di Selinunte
Terna, infine, contribuirà con un milione di euro al cofinanziamento di un importante progetto del Parco archeologico di Selinunte che riguarda l’anastilosi di tre colonne del Tempio G, il restauro e la realizzazione di una passerella sospesa all’interno dell’edificio che consentirà al visitatore un’esperienza immersiva unica. Una ricostruzione digitale in 3D permetterà anche di ammirare l’intero tempio grazie alla tecnologia della realtà virtuale aumentata.
Il progetto, già inserito nella programmazione del Fondo per lo sviluppo e la coesione 2021-2027, prevede una spesa complessiva di 5 milioni.
“Un’opportunità straordinaria per il Parco archeologico di Selinunte – ha detto l’assessore ai Beni culturali e all’identità siciliana, Francesco Paolo Scarpinato – Grazie a quest’intervento sarà certamente potenziata la fruizione del sito, sia dal punto di vista qualitativo che quantitativo e al tempo stesso si rafforza la sua valorizzazione culturale e turistica” .
La convenzione sottoscritta tra la Regione Siciliana e Terna riguarda l’intervento di “Interconnessione Italia-Tunisia”, che prevede la realizzazione di un collegamento sottomarino ad altissima tensione in corrente continua tra la rete elettrica italiana e quella tunisina.
Il cavo collegherà la stazione elettrica esistente di Partanna, in provincia di Trapani, con una nuova stazione che sarà costruita nella penisola di Capo Bon in Tunisia. Il cofinanziamento del progetto è una misura di compensazione e riequilibrio ambientale legata alla realizzazione della infrastruttura.






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