Torna la Festa dell’Unità a Palermo. Venti panel politici suddivisi su 4 giornate, oltre 120 relatori, 10mila metri quadrati di spazio aperto, più di 30 volontari, 80 anni di storia. Sono alcuni dei numeri della Festa che sarà ospitata a partire da oggi, 25 settembre e fino al 28 settembre 2025 a Villa Filippina (piazza San Francesco di Paola).

Una festa che la neo segretaria Teresa Piccione ha voluto fare guardando non solo a Palermo ma gettando un occhio alla storia de partito ed al mondo che ci circonda. Ma una festa che, nonostante i tentativi di ricucire un partito che litiga troppo, anche in occasioni come queste (Siracusa docet), vede, invece, la segretaria regionale sponsorizzare, in contemporanea, un evento a Trapani (domani venerdì 26). Nessuna polemica diretta ma segnali chiari

La Festa dell’Unità di Palermo

Quattro giorni di politica, cultura e spettacolo che occuperanno tre palchi tematici: dibattiti politici, Main Stage, Palco del Monsù. Spazio anche a 15 librerie e case editrici presenti con stand e presentazioni, alle associazioni di artigianato e vintage, ai 10 laboratori e workshop dedicati ai bambini e alle famiglie, a oltre 50 produttori agricoli impegnati nel mercato “Contadini in Villa”, e a un centinaio di veicoli storici tra auto e moto d’epoca in esposizione domenica 28 settembre.

Non mancheranno i momenti culturali con due spettacoli teatrali (Lisistrata e Amlet* di Teatrolab) e 5 concerti e performance musicali (Matrimia, Agricantus, Shakalab, Doni’s Band, closing dj set Rausa/Cataldi);

E infine le quattro aree food nel villaggio gastronomico: cucina etnica, pizza, panini, street food.

Da Palermo guardando agli scenari internazionali

L’idea di fondo della Segreteria provinciale del Pd è quella di partire da Palermo volgendo lo sguardo agli scenari internazionali.
Tra gli argomenti che saranno affrontati: lotta alla mafia, economia, sociale ma spazio anche ai rappresentanti di categoria, alla politica estera e alle proposte dei Circoli e degli amministratori locali, temi che saranno affrontati con esponenti di spicco del Parlamento nazionale ed europeo. Di sociale e terzo settore parlerà la senatrice Sandra Zampa, membro della Commissione Affari sociali; al dibattito “Europa e territori: il futuro di Palermo e della Sicilia” saranno ospiti Matteo Orfini, Giuseppe Lupo e Camilla Laureti, vicecapogruppo del PSE; mentre il capo della Procura di Palermo, Maurizio de Lucia sarà protagonista del panel sui problemi legati alla lotta alla mafia.

Annunziata, Provenzano, Ruotolo

Attesa anche la giornalista ed europarlamentare Lucia Annunziata che con Giuseppe Provenzano, responsabile Esteri del Pd, e Alessandro Alfieri, vicecapogruppo al Senato, discuteranno di scenari internazionali: dall’Ucraina a Gaza (sabato 27 settembre alle ore 19). L’europarlamentare Sandro Ruotolo, responsabile Informazione e Cultura del partito, sarà il protagonista del dibattito sul giornalismo d’inchiesta (venerdì 26 settembre alle ore 18.30).

E poi i confronti con i sindaci della provincia di Palermo, quello con i Circoli del Pd, con le Circoscrizioni, con gli esponenti politici locali, con i rappresentanti delle forze economiche della città.

Il regionale e la conferenza programmatica

Praticamente in contemporanea, però, dalla segreteria regionale arrivano altri impegni. Il Partito Democratico siciliano presenta la Conferenza Programmatica Itinerante “La Sicilia che Vogliamo – Idee, Persone, Futuro”: un percorso che da Trapani, domani 26 settembre, toccherà tutte le province dell’Isola per concludersi a Palermo il 15 maggio 2026, in occasione della Festa dell’Autonomia Siciliana.

Una idea nuova che parte proprio adesso

Si tratta di un viaggio di ascolto e di confronto che vedrà protagonisti dirigenti, amministratori, rappresentanti del mondo sociale, sindacale, produttivo e associativo.
Al centro, i grandi temi che riguardano la vita dei cittadini siciliani: dalla sanità alla legalità, dall’agricoltura alle infrastrutture e ai trasporti, dal lavoro alla qualità dell’occupazione, dai servizi per le famiglie al contrasto ai disagi sociali e alle tossicodipendenze.
L’obiettivo è chiaro: scrivere, entro il 15 maggio 2026, un programma di governo per la Sicilia, costruito con la consapevolezza che solo dall’ascolto diffuso dei territori possono nascere proposte concrete e credibili.

Si comincia venerdì a Trapani

Il primo appuntamento è previsto dunque per venerdi 26 settembre, a partire dalle ore 19, presso la terrazza Orestiadi, a Gibellina (Tp). In programma tra, gli altri, anche un confronto con le organizzazioni sindacali e le categorie professionali del sistema della sanità siciliana, alla presenza del segretario regionale del Pd Sicilia, Anthony Barbagallo e di Dario Safina, deputato regionale all’Ars e responsabile della Conferenza Programmatica.

Restituire una visione di futuro

“Con questa conferenza programmatica – dichiara Anthony Barbagallo – vogliamo restituire alla Sicilia una visione di futuro, fondata sulla giustizia sociale, sulla lotta alle mafie, sulla modernizzazione delle infrastrutture e dei servizi. Non ci limiteremo a denunciare i problemi, ma costruiremo soluzioni. La nostra ambizione è quella di far dimenticare ai siciliani la stagione del centrodestra, contrassegnata solo dalla distribuzione di incarichi e dal pressapochismo nell’affrontare questioni decisive per il benessere della comunità”.

“Siamo determinati a costruire un percorso largo, anzi larghissimo, – ha aggiunto Il coordinatore della segreteria regionale, Giacomo D’Arrigo – che unisca tutte le forze del centrosinistra e le energie migliori della società siciliana. Il nostro programma non sarà un documento di partito, ma un’agenda condivisa da sottoporre al confronto con gli alleati della coalizione, per arrivare insieme a offrire ai siciliani una reale alternativa di governo, seria, competente e credibile”.

L’attenzione ai territori

“La scelta di avviare i lavori proprio da Trapani non è casuale – conclude Dario Safina -: vogliamo dare un segnale forte di attenzione ai territori. La nostra conferenza sarà un cantiere di idee e di partecipazione: ogni tappa, ogni incontro, ogni contributo servirà a costruire insieme un progetto unitario che parli di diritti, sviluppo, inclusione e opportunità. Sarà un percorso impegnativo, ma anche entusiasmante, perché – conclude – nasce dall’ascolto e guarda al futuro con fiducia”.