Un passo concreto contro il dissesto idrogeologico nel Messinese. È stato pubblicato il bando di gara per il consolidamento dell’area urbana di Tripi, piccolo comune dei Nebrodi, spesso colpito da frane e instabilità del terreno. 

L’intervento, promosso dalla Struttura per il contrasto al dissesto idrogeologico della Regione Siciliana, guidata dal presidente Renato Schifani, prevede un investimento di poco meno di 3 milioni di euro, con scadenza per la presentazione delle offerte fissata al 17 novembre.

L’area a rischio: tra crepe, edifici fatiscenti e pendenze critiche

Il progetto riguarda in particolare la zona dell’ex municipio, compresa tra vicolo Sant’Onofrio e via Regina Margherita, classificata con il massimo grado di rischio geomorfologico e priorità d’intervento. Qui, negli anni, si sono verificati numerosi movimenti franosi, che hanno causato gravi danni sia a edifici privati sia a infrastrutture pubbliche. L’ex casa comunale, per esempio, è inagibile dal 2012.

L’area è segnata da un forte degrado urbano: mancano opere di regimentazione idraulica, le pavimentazioni sono in condizioni disastrose, e la vegetazione spontanea ha preso il sopravvento. Le acque piovane si infiltrano nel terreno, aggravando le criticità strutturali dei fabbricati e aumentando il rischio di nuove frane, complici anche i terrazzamenti instabili e la marcata pendenza del versante.

Il progetto: drenaggi, contenimenti e demolizioni

L’obiettivo dell’intervento è chiaro: bloccare le infiltrazioni e contenere l’erosione del terreno. Per farlo, saranno realizzati sistemi di drenaggio, opere di contenimento, canalizzazioni per le acque meteoriche e paratie tirantate in micropali tubolari. Inoltre, è prevista la demolizione degli edifici più compromessi, il rifacimento della pavimentazione stradale, dei muri di sostegno e della rete dei sottoservizi.

Un’operazione che punta non solo alla messa in sicurezza, ma anche a recuperare decoro urbano in una delle zone più fragili e abbandonate del centro abitato.

Schifani: “Massimo impegno per i territori più esposti”

“Continuiamo a intervenire con determinazione – ha dichiarato il presidente della Regione Renato Schifani – per mettere in sicurezza i territori più esposti al dissesto, tutelare la popolazione e rilanciare aree troppo a lungo dimenticate”.

Per Tripi, paese arroccato a 600 metri d’altitudine sul versante tirrenico dei Nebrodi, il progetto rappresenta una speranza concreta dopo anni di attese e frane.

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