Dopo la chiusura delle procedure di stabilizzazione degli ex pip, percorso segnato anche da mille rallentamenti e difficoltà ma tutte superate grazie a incontri, tavoli tecnici e pressioni soprattutto da parte del governo della Regione, è ora di passare stabilizzazione di altre categorie e fra questi ci sono gli Asu dei beni Culturali.
Fare chiarezza con una seduta di Commissione
“Occorre fare chiarezza e accelerare il percorso di stabilizzazione dei lavoratori ASU impiegati nei beni culturali” dice questa mattina Alessandro De Leo, deputato regionale di Forza Italia, nel chiedere al Presidente della Commissione Cultura dell’Assemblea Regionale Siciliana la convocazione di una audizione urgente proprio “per fare chiarezza sullo stato di attuazione dell’articolo 10 della legge di stabilità 2025–2027″ che prevede la stabilizzazione a tempo indeterminato dei lavoratori socialmente utili attraverso la SAS S.p.A., società partecipata della Regione”.
Richiesta inviata per conoscenza anche all’assessorato economia
Nella sua richiesta, inviata per conoscenza anche agli Assessori per l’economia e per la cultura, De Leo ricorda che si tratta di “258 lavoratori che da oltre ventisei anni prestano servizio nei siti culturali della Sicilia, attendendo il riconoscimento di un diritto che non può più essere rinviato”.
Dopo il parere favorevole dell’Avvocatura Regionale del 9 luglio scorso e la deliberazione della SAS che autorizzava l’avvio degli adempimenti, per il parlamentare di Forza Italia “è indispensabile avere aggiornamenti puntuali per comprendere i motivi di questo ritardo e accelerare l’iter così da chiudere il processo di stabilizzazione entro la fine dell’anno”.
Audizione anche per assessori e vertici SAS
L’audizione richiesta da De Leo coinvolgerà, oltre agli assessori competenti, i vertici della SAS, i rappresentanti dell’Ufficio Speciale per le Partecipate e le organizzazioni sindacali. “Dopo oltre due decenni di precariato, queste famiglie meritano certezze e dignità. La politica regionale – ha concluso De Leo – deve dare seguito alla legge approvata dal parlamento, confermando senso di responsabilità e rispetto verso lavoratori che hanno contribuito per anni al funzionamento dei nostri siti culturali.”






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