Ritardi, sicurezza e traffico paralizzato: è la triade che accompagna la quotidianità di un operatore Amat. Se da un lato ci sono “zone calde” della città dove anche prestare servizio pubblico può comportare un pericolo per la propria incolumità, dall’altro ci sono ritardi, prontamente segnalati dagli utenti, derivati dal traffico che paralizza le arterie principali di Palermo: la corsia degli autobus di via Marchese di Villabianca è ostaggio di automobilisti che lasciano in sosta i propri mezzi.

A rendere la viabilità ancora più frammentata sono i diversi cantieri che rallentano la normale percorribilità delle vie, provocando quindi il ritardo dei mezzi pubblici.

Cresce la tensione fra gli autisti

Ogni turno di lavoro può trasformarsi in un incubo: tra sassaiole, vetri rotti, pistole a compressione e violenze verbali, il servizio di trasporto pubblico ha perso la sua funzione originaria: “nonostante le promesse delle istituzioni, noi operatori non vediamo ancora azioni concrete per la nostra tutela”, commentano gli autisti Amat.

Ma le difficoltà non si limitano solo al tema sicurezza: gli autisti segnalano anche gravi disagi legati alla viabilità e ai cantieri che paralizzano intere zone della città. “Negli ultimi giorni si è parlato molto dei ritardi della linea 806 diretta a Mondello, ma pochi ricordano che uno dei principali motivi è il cantiere infinito di via Libertà” sottolineano gli autisti.

Via Marchese di Villabianca allo sbando

A causa dei lavori di manutenzione stradale i bus sono costretti a deviare per via Marchese di Villabianca, dove la viabilità è allo sbando: auto in doppia fila, corsie preferenziali occupate e assenza di controlli: “A Palermo sembra quasi un diritto parcheggiare dove si vuole per andare a fare un aperitivo – denunciano gli autisti – tanto le multe non arrivano mai”.

La questione Zen

Negli ultimi giorni cresce la tensione tra gli operatori Amat in servizio nel quartiere Zen. Dopo le ultime aggressioni avvenute sulla linea 619 e diretta verso il quartiere San Filippo Neri “c’è molto nervosismo tra noi autisti – dichiarano– ti alzi la mattina presto esci dalla rimessa sapendo che durante il turno di lavoro, delinquenti presi dalla noia potrebbero minacciarti con una pistola o spaccarti il vetro a sassate. Abbiamo bisogno di tutele concrete”.