Tornano in piazza, e stavolta sono più di 20 a manifestare, le opposizioni all’Assemblea regionale siciliana. Il fronte anti centrodestra si è riunito in piazza indipendenza ed ha inscenato una protesta con tanto di striscioni e cartelli.

L’attacco del coordinatore 5 stelle

“Dobbiamo liberare la Sicilia da questo centrodestra che è il peggiore di sempre. Stiamo lavorando per dare ai siciliani un’alternativa che metta al centro dell’azione di governo le esigenze dei cittadini, non gli interessi di bottega e delle segreterie politiche. La sanità non deve essere dei politici ma delle persone. Il presidente Schifani ha fallito e si dimetta” sostiene il coordinatore regionale del Movimento 5 Stelle e vice presidente dell’Assemblea Regionale Siciliana, Nuccio Di Paola, al sit-in dei leader delle forze politiche alternative progressiste. davanti a Palazzo d’Orleans.

“Non passa giorno – ha aggiunto Di Paola – senza che il governo Schifani venga travolto dagli scandali. Anche se il presidente della Regione glissa sulle proprie responsabilità con le finte epurazioni, è chiaro agli occhi di tutti che questo governo regionale stia facendo solo danni. Noi siamo pronti a governare l’Isola e a mandare a casa tutti i responsabili di questo continuo disastro. Questo governo regionale ha messo una cappa alle migliori energie dell’isola, vada a casa” – ha concluso il coordinatore regionale del M5S.

Barbagallo “La piazza chiede le dimissioni di Schifani”

“La piazza chiede le dimissioni di Schifani. Non lo chiedono le opposizioni e il fronte anti centrodestra ma lo chiede la società civile” ha detto al microfono il segretario regionale del Pd Anthony Barbagallo.

“Vogliamo una Sicilia diversa, lontana dalle clientele e dalla cappa che sta opprimendo questa terra. Noi consideriamo il governatore non più credibile non soltanto all’interno ella Sicilia ma anche al di fuori perché ormai da tutta Italia si guarda alla nostra terra come a un’area piegata agli interessi del privato”.

Le polemiche iniziate in aula

“L’assenza del presidente Schifani alla presentazione della relazione annuale della Commissione Antimafia è gravissima e non è certo giustificabile con i soliti impegni istituzionali. Questa importante seduta era concordata da tempo e, al limite, poteva anche essere rinviata. La verità è che, ancora una volta, il presidente non ha voluto metterci la faccia, specialmente in questo momento in cui il suo governo è pesantemente interessato dalle sconvolgenti notizie che arrivano dalla Procura della Repubblica” aveva affermato poco prima il capogruppo del Movimento 5 Stelle all’Ars, Antonio De Luca.

“Schifani – continuava De Luca – non ha avuto il coraggio di affrontare il Parlamento in occasione di crisi ingenerata da un partito con cui aveva stretto un solido patto elettorale, ma che per etica non doveva nemmeno accogliere tra quelli della sua maggioranza. Lo aspettiamo comunque in Aula. Schifani non avrà sempre improcrastinabili e importantissimi impegni istituzionali da accampare come scusa. La legislatura non è ancora finita, a meno che il Presidente non decida di dimettersi, cosa che noi e gran parte dei siciliani gli consigliamo fortemente”.

La risposta dal Capogruppo azzurro stefano Pellegrino

“Le sterili e pretestuose polemiche sollevate oggi dall’opposizione confermano una sola, semplice verità: quando si è a corto di argomenti, si attacca chi lavora.

Il Presidente Schifani oggi non era all’Assemblea Regionale Siciliana perché era a Roma, impegnato in fondamentali vertenze di interesse per la Sicilia e i siciliani. Sta seguendo, tra le altre, la delicatissima vicenda Cargil e quella dei call center, dossier che riguardano la tutela del lavoro, la protezione del territorio e il futuro economico di tante famiglie.

Definire la sua assenza, concordata e motivata da impegni istituzionali di altissimo profilo, come uno “sgarbo” o un segno di disattenzione verso il tema della mafia, non è solo falso, ma è profondamente irrispettoso verso chi, come il Presidente Schifani, ha fatto della lotta alla criminalità organizzata un caposaldo della propria azione politica e legislativa.

La sua storia parla per lui: basta ricordare il suo convinto impegno, da parlamentare nazionale, per l’introduzione permanente della norma sul 41-bis, uno strumento fondamentale per isolare i capi mafia. Chi ha una simile credibilità non ha bisogno di lezioni da chi strumentalizza ogni occasione per fare propaganda.

L’opposizione, oggi, ha toccato il fondo della contraddizione: se il Presidente si assenta per occuparsi concretamente di vertenze a tutela dei lavoratori e del territorio, lo criticano. Se, in altre circostanze, non lo facesse, lo criticherebbero ugualmente, accusandolo di inazione.

È chiaro a tutti che il loro unico obiettivo è il rumore, non la sostanza. Noi preferiamo continuare a lavorare, con serietà e determinazione, per la Sicilia, senza farci distrarre da chi confonde la politica con la polemica fine a se stessa.” ha risposto a tutti Stefano Pellegrino, presidente dei deputati di Forza Italia, intervenendo in Aula all’Assemblea Regionale Siciliana.