E’ in corso da alcune ore un’operazione della Guardia di Finanza presso sede e uffici secondari di Liberty Lines. In corso, come si apprende, perquisizioni e sequestri.

L’oggetto dell’indagine riguarderebbe le corresponsioni elargite dalla Regione Siciliana alla compagnia della famiglia Morace in relazione al rapporto convenzionale che la lega all’ente per il servizio di collegamento marittimo delle isole minori mediante mezzi veloci, già al centro dell’inchiesta Mare Monstrum risalente al 2017.

Gli indagati sarebbero oltre 60. Verifiche in corso anche negli uffici della Capitaneria di porto. Non si conoscono ancora i dettagli dell’indagine della Procura guidata da Gabriele Paci.

I finanzieri del Comando Provinciale Trapani hanno eseguito il decreto di sequestro preventivo disposto d’urgenza dalla Procura di Trapani per oltre 100 milioni di euro nonché a valere sull’intero compendio aziendale e sulle quote sociali della Liberty Lines S.p.A., nota società armatoriale che opera nei trasporti veloci per passeggeri sulle rotte che collegano la Sicilia alle isole minori (Eolie, Egadi, Pelagie,
Pantelleria, Ustica), quale profitto dei reati di truffa ai danni dello stato, corruzione e frode nell’esecuzione di un servizio pubblico ipotizzati nei confronti di soggetti riconducibili alla governance della società, alla sua compagine sociale e ai suoi manager e dirigenti.

In particolare, la società armatoriale è accusata di aver accresciuto indebitamente indebitamente i propri profitti incassando ingenti contributi dalla Stato nonostante il mancato rispetto delle condizioni di trasporto contemplate dal contratto pubblico stipulato, con particolare riferimento alle procedure e ai protocolli di sicurezza normativamente previsti.

Le indagini, coordinate dalla Procura di Trapani, hanno impegnato per lungo tempo i finanzieri nell’analisi di un’imponente mole di dati e informazioni nonché di documenti altamente tecnici quali capitolati d’appalto e bilanci.

Con il sequestro, la procura di Trapani, tenuto conto della complessità, della strategicità e della rilevanza pubblica delle attività aziendali, poste al servizio della collettività, ha nominato un collegio di amministratori giudiziari, composto da tre membri (due dottori commercialisti e un avvocato), al fine di ripristinare le condizioni di legalità e, in pari tempo, garantire e assicurare la continuità aziendale e del
servizio pubblico di collegamento alle isole minori, contemperato dalle imprescindibili esigenze di sicurezza dei passeggeri, nonché la piena tutela dei livelli occupazionali.

Pertanto, si informano i fruitori del servizio pubblico che l’attività aziendale proseguirà senza soluzione di continuità e i collegamenti resteranno pienamente operativi, senza variazione o interruzione alcuna riconducibile all’esecuzione del provvedimento di sequestro preventivo.

Gli avvocati della Liberty Lines

“Gli avvocati della Liberty Lines e degli azionisti rappresentano che il decreto di sequestro ai danni dei loro assistiti è stato emesso, dalla procura della Repubblica di Trapani, in carenza sia di qualsivoglia ragione di urgenza sia degli ulteriori presupposti che avrebbero consentito l’adozione. Nei modi e termini di legge si rappresenteranno al Giudice i vari elementi che ne impongono la caducazione ripristinando la piena operatività della società”. Così in una nota gli avvocati Alfonso Furgiuele. Lorenzo Contrada e Giovanni Di Benedetto.