Ultimi ritocchi al discorso di replica e poi dritti verso la discussione della mozione di sfiducia all’Ars. Il presidente della Regione Renato Schifani è sereno in vista di martedì pomeriggio quando sarà discussa la sfiducia proposta dalle opposizioni che su questo si sono ricompattate. 23 voti, quelli di pd, 5 stelle e di Ismaele La Vardera. probabilmente anche Sud chiama Nord la voterà appartenendo formalmente alle forze di opposizione anche se negli ultimi mesi, anzi circa un anno, è stato collaborativo con la maggioranza. Costruttivo direbbero dalle parti di palazzo d’Orleans. 26 voti in totale ben lontani dal rappresentare un pericolo per il governo e la maggioranza in generale. Perchè la mozione abbia effetto causando la chiusura della legislatura ed elezioni anticipate, bisognerebbe mettere insieme altri dieci voti.

Una occasione per snocciolare risultati

Se è verp che le opposizioni avranno tre ore per argomentare i motivi della mozione e attaccare su più fronti òl’operato di governo e maggioranza è altrettanto vero che, non avendo possibilità di riuscita, la mozione si trasformerà per Schifani in una nuova occasione per snocciolare i risultati del governo dal suo punto di vista.

Il post sui social. “La vita del Presidente tutta in salita”

Così, il Presidente della regione, nella giornata di ieri, lancia il suo post sui social sul tema “mozione di sfiducia”: “Io a volte mi arrabbio ma non porto rancore – scrive il governatore – come tutti ho pregi e difetti. Mi arrabbio quando vedo che qualcosa non funziona ma poi torno a lavorare con i miei collaboratori perché la vita quotidiana del presidente della Regione Siciliana non è semplice, non è una vita facile, non è una vita in discesa. È una vita tutta in salita, su questo mi soffermerò martedì quando parlerò in aula, non voglio anticipare ma questo è il senso di quello che dirò”.