Entro dieci giorni sarà attivo il collegamento tra lago Arancio e diga Garcia, in anticipo rispetto alle previsioni. È il segnale di un’accelerazione concreta nella gestione della crisi idrica che da mesi affligge il territorio trapanese.

La conferma arriva direttamente dal vicepresidente della Regione Siciliana, Luca Sammartino, al termine di un incontro strategico a Palazzo d’Orléans, sede della Presidenza della Regione, con i vertici dell’Ati Trapani e i rappresentanti della Protezione civile regionale.

Un’infrastruttura fondamentale per riequilibrare il sistema idrico della provincia e garantire un rifornimento più stabile e sicuro, in vista anche dei prossimi mesi, che si preannunciano ancora complessi sul fronte dell’approvvigionamento.

Misure in anticipo per superare l’emergenza

La riunione, svoltasi nella giornata di ieri, ha permesso di fare il punto sullo stato degli interventi avviati negli scorsi mesi per fronteggiare una delle emergenze idriche più gravi degli ultimi anni in Sicilia occidentale. Il presidente dell’Ati Trapani, Francesco Gruppuso, e il vicepresidente Carlo Ferreri, hanno illustrato insieme alla Protezione civile lo stato di avanzamento dei lavori.

Molte delle misure strutturali sono già state completate. Altre sono in fase di ultimazione. La novità più rilevante è però la quasi imminente attivazione del collegamento tra due invasi fondamentali per il territorio: lago Arancio e diga Garcia.

“L’attenzione da parte del governo Schifani rimane alta – ha dichiarato Sammartino – e continua la collaborazione con l’Ati. Dopo il superamento della fase di criticità acuta, si procede con ulteriori interventi per la messa in sicurezza del sistema. Presto il collegamento tra la Garcia e l’Arancio consentirà di supplire la carenza di acqua del Garcia e darà maggiori risorse a tutto il sistema idrico della provincia di Trapani”.

Luca-Sammartino

Luca-Sammartino

Si tratta di un passo strategico per consolidare le azioni già intraprese e mettere il territorio in condizione di affrontare, con strumenti adeguati, le sfide legate alla scarsità d’acqua.

Dissalatore potenziato: via libera al raddoppio della capacità

Nel corso dell’incontro, la Regione ha anche ufficializzato l’approvazione della proposta avanzata dal commissario nazionale per la crisi idrica, Nicola Dell’Acqua, che prevede il raddoppio della capacità del dissalatore attualmente operativo. Si passerà dai 100 ai 200 litri al secondo, un incremento che, se rispettate le tempistiche, potrebbe diventare realtà entro giugno del prossimo anno.

Questa decisione si inserisce in una più ampia strategia di diversificazione delle fonti di approvvigionamento. Oltre a invasi e collegamenti idrici, la Regione investe anche sul trattamento dell’acqua marina, fondamentale in un’isola come la Sicilia, sempre più esposta agli effetti dei cambiamenti climatici.

Le riunioni con l’Ati Trapani e le autorità competenti continueranno nelle prossime settimane, per verificare lo stato di avanzamento degli ultimi interventi. L’obiettivo resta quello di consolidare i risultati ottenuti, assicurando continuità e affidabilità nel rifornimento idrico.