Da novembre dello scorso anno il gestore di un centro di accoglienza per migranti di Rosolini non percepisce soldi dal ministero dell’Interno. E così nei giorni scorsi, tutto il personale della struttura, comprendente circa 40 persone, ed il loro datore di lavoro Alessandro Frasca, che, contestualmente, gestisce la prima accoglienza dei migranti dirottati nell’Hotspot del porto di Augusta, fornendo il cibo e la mediazione, si sono presentati sotto il palazzo della Prefettura di Siracusa per reclamare i propri diritti.
Da 10 anni gestisce il Centro
Da oltre 10 anni, l’imprenditore lavora in questo campo ma negli ultimi tempi vi sarebbe stato un atteggiamento oppressivo nei suoi confronti da parte del personale della Prefettura che si occupa di immigrazione. “Gestisco il centro ormai da anni – spiega Alessandro Frasca a BlogSicilia – in particolare dal 2014 e da allora fino a qualche tempo fa ho ricevuto delle sanzioni per un importo complessivo di circa 10 mila euro, adesso, invece, mi recapitano penali di quell’importo ogni mese”.
Il sit in in Prefettura
Insomma, l’imprenditore di Rosolini teme un accanimento nei suoi confronti, senza alcuna motivazione, da qui la decisione di recarsi in piazza Archimede, nel centro storico di Siracusa, davanti alla sede della Prefettura di Siracusa. Un sit per chiedere chiarimenti al prefetto, “che, però, non mi ha ricevuto” afferma Frasca, il quale evidenzia i mancati pagamenti.
La questione economica
“Dal mese di novembre del 2024 non riceviamo i compensi relativi al nostro servizio” riferisce lo stesso imprenditore, che, ritiene superabile questo aspetto, considerati i tempi biblici di pagamento delle pubbliche amministrazioni. “La raffica di penali nei miei confronti, visto che negli anni scorsi sostanzialmente, non ne ho mai prese, mi insospettisce: prima la Prefettura era come casa mia, adesso le cose sono cambiate”.






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