Sono stati trasferiti tutti i migranti, ospiti da mesi in centro di accoglienza per minori a Rosolini, nel Siracusano. La struttura è stata al centro di una interrogazione parlamentare presentata dal senatore del Pd, Antonio Nicita, per le pessime condizioni in cui vivevano i giovani, circa 200, in un locale che ne poteva contenere al massimo 210.

Servizi precari

Senza contare la carenza di servizi, tra cui acqua e posti letto, e la penuria di abiti. Come disposto dal prefetto di Siracusa, Raffaella Moscarella, i minori sono stati suddivisi in più gruppi, “sia in provincia di Siracusa che fuori” spiega all’AGI il senatore del Pd, Nicita.

Mancanza di assistenza legale

Uno degli altri problemi era l’impossibilità di nominare un tutore, di presentare la richiesta del permesso di soggiorno per minore età e la domanda di protezione internazionale. “I minori vivono in condizioni tali da prefigurare una violazione del divieto di trattamenti inumani e degradanti di cui all’articolo 3, della Convenzione Europea dei Diritti dell’Uomo” denunciava il senatore nella sua interrogazione parlamentare.

Il ruolo del prefetto

“Ringraziamo il prefetto Raffaella Moscarella – dice il senatore Nicita – per essersi subito attivata a trovare una soluzione ad una condizione di emergenza, poi confermata anche dal Tribunale di Catania. Un ringraziamento anche alle tante associazioni, ai volontari e alle volontarie di Rosolini per l’accoglienza e la solidarietà offerta a questi giovani migranti”.