“Uniti dal gioco, liberi dalle dipendenze”. E’ il titolo di un evento che mira a portare sul palco della Sala De Seta ai Cantieri culturali della Zisa i bambini della periferia, in un pomeriggio che mescola gioco, divertimento, ma soprattutto prevenzione.

L’evento proviene dal progetto “Scelgo il gioco che fa bene alla salute”, ideato e coordinato dall’Associazione Elementi APS – capofila di una rete che unisce realtà pubbliche e del terzo settore – e sostenuto dall’Assessorato Politiche Sociali della Regione Siciliana, Assessorato Salute della Regione Sicilia e dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali. Ad aderire sono stati pure il Comune di Palermo, l’Ordine dei Giornalisti della Sicilia ed il Circolo Canottieri Roggero di Lauria. È un progetto corale che ha coinvolto diverse centinaia di persone tra bambini, adolescenti, famiglie, insegnanti e anziani in un anno di attività ludico-educative, percorsi formativi e momenti comunitari che hanno fatto riscoprire il valore del legame sociale come forma di prevenzione e cura al comportamento a rischio.

“Uniti dal gioco, liberi dalle dipendenze” si terrà domenica 14 dalle ore 17 nella Sala de Seta dei Cantieri Culturali della Zisa, ed è dedicato a tutti i bambini dai 7 agli 11 anni che provengono dalle zone periferiche della città di Palermo: Zen, Cardillo, Marinella, Sferracavallo e Tommaso Natale. Verrà inoltre messo a disposizione un pullman che partirà dallo Zen, in modo da garantire a tutti l’ingresso gratuito all’evento. Durante l’evento ci saranno diversi spettacoli teatrali, brevi esibizioni di parkour, brevi esibizioni di arti marziali e verranno mostrati alcuni video che raccontano le esperienze formative e sociali svolte nei territori più fragili della città.

Un incontro che punta alla consapevolezza attraverso lo svago, ad un “ritrovare sé stessi” tramite il gioco, il cadere e rialzarsi su un palco, provando attività nuove e socializzando con altri bambini.

“Non possiamo più permetterci di restare fermi. Quando guardiamo negli occhi questi bambini figli di periferia, di attese e di solitudini — afferma Amelia Bucalo Triglia Presidente dell’Associazione Elementi APS capofila del progetto – capiamo che il gioco non è solo gioco, che il teatro non è solo scena, che il parkour non è solo salto. È futuro. È identità. È respiro. Palermo sta combattendo una battaglia reale contro la diffusione delle droghe. È ultima per servizi educativi e spazi di aggregazione giovanile. Noi rispondiamo con ciò che trasforma davvero: la relazione.”