Conclusa la seduta odierna dell’Assemblea regionale siciliana che è tornata sulla discussione generale della Legge di Stabilità siciliana, l’Ars è stata riconvocata per lunedì 15 dicembre alle 11,30 per un’altra seduta dedicata, ancora, alla discussione generale. Intanto c’è tempo fino a venerdì 12 dicembre alle ore12,00 per presentare gli emendamenti che dovranno essere discussi.

Si entra nel vivo martedì 16 dicembre

I lavori entreranno nel vivo con le prima votazioni sui singoli articoli e sugli emendamenti ad essi collegato da martedì 16 dicembre con, di fronte, meno di una settimana di tempo per giungere ad approvazione finale e definitiva di una norma da 134 articoli che la maggioranza, però, spera di sfoltire.

Dagnino: “Obiettivo approvazione entro il 21 dicembre”

“L’obiettivo del governo regionale è chiudere la Finanziaria entro il 21 dicembre ed evitare – ancora una volta il ricorso all’esercizio provvisorio” dice in modo chiaro il titolare dell’Economia. Sulle spalle di Alessandro Dagnino c’è la responsabilità del bilancio della Regione. E se i conti segnano al sereno, c’è anche da far di conto con una maggioranza “effervescente”.

“La conferenza dei capogruppo ha stabilito la data del 21 dicembre per la conclusione dei lavori, la commissione ha fatto un ottimo lavoro e siamo convinti di raggiungere questo obiettivo, abbiamo una settimana di anticipo rispetto all’anno scorso”, spiega Dagnino.

La situazione economica della Regione

Il surplus di bilancio pari a oltre due miliardi di euro è una manna dal cielo. Nelle intenzioni del governo presieduto da Renato Schifani c’è la volontà di utilizzare quelle risorse per rafforzare il sistema delle imprese e il territorio

“Il testo base era composto da 28 articoli focalizzati su misure di portata generale, concentrando gli ambiti di intervento per rilevanza ed impatto economico.  Soltanto i primi articoli hanno un valore da oltre 200 milioni di euro”, racconta l’assessore.

C’è da affrontare il problema degli emendamenti. Dai 28 articoli originari ora se ne contano 134 tra commi e riscritture. Una montagna difficile da scalare. E si attendono una valanga di emendamenti soprattutto dalle opposizioni. Ma la maggioranza – durante il vertice di ieri – ha deciso, all’unanimità, di stralciare gran parte degli emendamenti propri e raggrupparli in un unico collegato al testo di legge. Un altro tema sul quale è probabile la battaglia fra gli scranni di Sala d’Ercole