Lo sport come esperienza di inclusione, relazione e crescita per bambini e ragazzi con disturbo dello spettro autistico. A Catania prende forma SPORT-AUT, il progetto promosso dalla Fondazione Èbbene in coprogettazione con il Comune di Catania. L’iniziativa, presentata questa mattina nella Sala Giunta di Palazzo degli Elefanti, vuole migliorare la qualità della vita dei partecipanti e delle loro famiglie attraverso attività sportive pensate per favorire benessere, autonomia e socializzazione. Il progetto integra, inoltre, un programma di formazione per operatori sociali e sportivi e un percorso di accompagnamento culturale rivolto alle famiglie e agli enti del territorio, con l’obiettivo di diffondere una pratica sportiva realmente inclusiva.


Alla conferenza stampa di presentazione hanno partecipato il sindaco di Catania Enrico Trantino, l’assessore ai Servizi Sociali, Serena Spoto e il Dirigente generale ad interim del Dipartimento della Famiglia e delle Politiche Sociali della Regione Siciliana, Ettore Foti, insieme ai rappresentanti della Fondazione Èbbene.

«SPORT-AUT è un mosaico di competenze, che unisce istituzioni, Terzo Settore e realtà sportive in un lavoro condiviso al servizio delle famiglie – ha dichiarato il sindaco Enrico Trantino-. Quando le energie del territorio si incontrano, nascono progetti capaci di incidere davvero sulla vita delle persone, costruendo inclusione, opportunità e futuro per bambini e ragazzi con autismo».


Sul significato sociale dell’iniziativa è intervenuta l’assessore ai servizi sociali, inclusione sociale e famiglia, Serena Spoto, che ha dichiarato: «Con SPORT-AUT rafforziamo in modo concreto l’impegno del Comune di Catania a sostegno delle famiglie e delle persone con autismo. Si tratta di un progetto sperimentale che prevede percorsi continui, stabili e strutturati, capaci di integrare attività sportive, supporto professionale qualificato e un efficace coordinamento con i servizi sociali. SPORT-AUT non è soltanto un programma: rappresenta uno strumento reale di inclusione, partecipazione e crescita, inserito all’interno di una strategia di welfare territoriale più ampia, che mette al centro le fragilità, i bisogni e i diritti di ogni persona. Un passo avanti per una città più attenta, più giusta e realmente inclusiva». A rendere noti gli aspetti principali del programma Elisa Furnari, presidente nazionale della Fondazione Èbbene ETS, insieme ad Alberto Benchimol, presidente della Fondazione Sportfund ETS, partner dell’iniziativa, e Anna Sanfilippo, responsabile territoriale di SPORT-AUT, che hanno illustrato obiettivi, contenuti e modalità operative delle attività sul territorio. All’incontro ha preso parte anche Carmen Saccà, coordinatrice del progetto per la Fondazione Èbbene. 


«Costruire sistemi territoriali capaci di accompagnare famiglie e ragazzi lungo percorsi continuativi di crescita è l’obiettivo di SPORT-AUT — ha spiegato Elisa Furnari —. Lo sport diventa uno strumento relazionale efficace, in grado di sostenere lo sviluppo personale, l’autonomia e la partecipazione sociale, inserendosi in un modello di accompagnamento che mette al centro la persona e la comunità». 

Sul valore educativo dello sport è intervenuto Alberto Benchimol, partner operativo del progetto: «Per i ragazzi con disturbo dello spettro autistico la routine degli allenamenti rappresenta un riferimento importante -ha spiegato. Attraverso il movimento, le regole condivise e il lavoro di gruppo si creano occasioni di relazione che favoriscono lo sviluppo delle competenze sociali e della fiducia in sé stessi».

Promosso dall’Assessorato Regionale della Famiglia e delle Politiche Sociali nell’ambito degli “Interventi diretti a favorire iniziative dedicate alle persone con disturbo dello spettro autistico (Decreto Interministeriale del 29 luglio 2022 e in esecuzione al D.D.G. n. 3829 del 22.12.2023), SPORT AUT è realizzato con il contributo della Presidenza del Consiglio dei Ministri – Ministro per le disabilità e si sviluppa in collaborazione con la Fondazione Sportfund – Fondazione Italiana per lo Sport Onlus e con il supporto della rete nazionale Sport for Inclusion Network.


Avviato nel mese di settembre, il progetto è già attivo sul territorio e ha coinvolto diverse famiglie catanesi. SPORT-AUT ha una durata complessiva di 12 mesi e si sviluppa attraverso una presa in carico strutturata: le segnalazioni dei potenziali beneficiari provengono dall’Ufficio dei Servizi Sociali del Comune di Catania, a conferma della piena integrazione tra il sistema pubblico e la rete del Terzo Settore.

Le attività si svolgono in piccoli gruppi guidati da operatori specializzati e comprendono, accanto alle discipline tradizionali, anche sport a forte impatto esperienziale come l’ippica a contatto con la natura e l’arrampicata sportiva, scelti per il loro valore educativo e per la capacità di stimolare fiducia, autonomia e consapevolezza corporea. Ogni percorso è seguito da un’équipe multidisciplinare composta da psicologi, professionisti sociali e case manager dedicati, che costruiscono progetti personalizzati e accompagnano le famiglie lungo l’intero percorso. SPORT-AUT vuole trasformare la collaborazione tra pubblico e privato sociale in un intervento strutturato, con ricadute concrete sulla qualità della vita delle persone con autismo e delle loro famiglie. 

Con SPORT-AUT, la Fondazione Èbbene porta a Catania un progetto regionale che sarà diffuso in tutta Italia attraverso lo Sport for Inclusion NetworK di cui Èbbene e Sportfund sono promotrici e che oggi riunisce in Italia 25 fondazioni dedicate a sostenere lo Sport Inclusivo. 

Luogo: Catania, Piazza del DUOMO

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