PALERMO (ITALPRESS) – Non sarà solo un riferimento in ambito didattico, ma un’autentica scommessa per la città: è il nuovo Biodiversity Gateway di via Archirafi ed è destinato a diventare il principale polo italiano per la biodiversità. L’inaugurazione, aperta dal tradizionale taglio del nastro, si è tenuta questa mattina alla presenza tra gli altri del rettore dell’Università di Palermo Massimo Midiri, del sindaco Roberto Lagalla e del consigliere del ministero dell’Università e della Ricerca Fabio Fava.

L’edificio, dall’altezza di tre piani e dall’ampiezza di 1.500 metri quadrati, è il primo tassello della riqualificazione dell’area dell’ex Consorzio agrario: con esso si punta a trasformare via Archirafi in un ulteriore campus universitario, che si aggiunge a quello di viale delle Scienze, con marciapiedi più ampi e limiti di velocità. I lavori di ristrutturazione sono durati circa tre anni e sono stati finanziati con fondi sia dell’ateneo che della Regione, per un totale di 7,5 milioni di euro; in altri due edifici, anche questi legati all’ex Consorzio agrario, i lavori dovrebbero essere completati nei primi mesi del 2026.

Il Biodiversity Gateway sarà il riferimento principale in Italia per il Centro nazionale della biodiversità (Nbfc), che si avvale di fondi Pnrr con l’obiettivo di promuovere salvaguardia degli ecosistemi, sviluppo sostenibile e consapevolezza sull’importanza dell’ambiente: si tratta di un’opportunità di alto livello per studenti e ricercatori, ma anche per imprese e start-up legate alla biodiversità.

“Siamo molto contenti per l’inaugurazione di questo luogo, che ha tante funzioni – sottolinea Midiri, – È l’esito di un lavoro che ha visto Palermo protagonista del Centro nazionale della biodiversità. L’inaugurazione di questa struttura mette a terrà quanto fatto in tre anni di lavoro: più di 600 ricercatori, più di un migliaio di pubblicazioni e competenze multidisciplinari trovano oggi in questo luogo non solo uno spazio fisico dove scienziati e ricercatori potranno confrontarsi e fare attività di carattere scientifico, ma anche dove coinvolgere la popolazione sul tema della biodiversità. Questo è importante, perché comporta una perdita annua di trilioni di euro: creare una consapevolezza nuova, soprattutto a partire dai bambini per i quali abbiamo pensato strutture musicali a carattere educativo, è fondamentale. Imparare a rispettare l’ambiente, il verde, la diversità degli ecosistemi permette di salvare anche le proprie città e comunità”. 

Accanto a tutto ciò, spiega il rettore, “le imprese incontreranno gli scienziati e porteremo avanti una fortissima attività internazionale, attraverso la quale inviteremo studenti soprattutto dei paesi mediterranei per fare di Palermo una città di livello mondiale. Tutto questo lo faremo in un ambiente nuovo, che finalmente trova la sua luce dopo tanti anni di lavori: la riqualificazione di via Archirafi può essere la riqualificazione di un intero quartiere”.

Lagalla ricorda come “questa struttura la sento un po’ anche mia: fu sotto il mio rettorato che ottenemmo il finanziamento e acquisimmo i progetti per la realizzazione, ora portata a compimento da Midiri dedicando questo luogo alla biodiversità. Oggi le cose che avevamo avviato negli scorsi anni si realizzano, segno di una concretezza tanto dell’ateneo quanto dell’amministrazione comunale, che ha riqualificato il percorso di via Archirafi allargando la sede pedonale e lavorando insieme all’Università per un futuro arredo urbano che trasformi via Archirafi in una sorta di campus che si aggiunge a quello di viale delle Scienze: la nostra città spinge fortemente sui processi di internazionalizzazione, sia quelli competenti all’ente territoriale, con la regolazione dei flussi turistici e il miglioramento dei servizi di accoglienza, sia per quanto attiene a studio e ricerca, visto che nell’ultimo decennio è cresciuto il numero di studenti e dottorandi stranieri a Palermo. Questo è un motivo di soddisfazione, ma anche il segno di una collaborazione istituzionale che è partita da lontano e ci consente di segnare un punto importante verso una maturazione sempre più significativa della città”.

Fava si sofferma sul ruolo strategico del Biodiversity Gateway: “Questa è un’opportunità per condividere in maniera efficace quanto è stato fatto in tre anni di Pnrr sul tema della biodiversità. Condividere significa fare informazione, coinvolgere i cittadini, creare le condizioni per un’alta formazione in questo ambito, ma soprattutto trasferire le conoscenze sviluppate in opportunità lavorative presso start-up o realtà industriali del nostro paese: intendiamo proseguire nella ricerca e nell’innovazione di frontiera ad alto livello, laddove in Europa c’è un’attenzione altissima alla biodiversità”.

A tal proposito, aggiunge, “i prossimi bandi Rise Europe avranno un 10% di finanziamento interamente dedicato alla biodiversità: parliamo del 10% di 50 miliardi di euro, quindi cifre molto importanti e quindi cogliere presto le opportunità mettendo a valore quanto è stato generato con il Pnrr. Pertanto siamo molto lieti dell’avviamento di questo Gateway sul Mediterraneo: siamo il paese europeo più grande posto a ridosso del mare ed è un dovere da parte nostra intervenire su questioni, come la biodiversità, davvero delicate per quest’area, che a causa del cambiamento climatico e dell’inquinamento crescente sta perdendo tante risorse biologiche e naturali. C’è bisogno di lavorare su questo, noi abbiamo l’opportunità e il dovere di farlo”.

-Foto xd8/Italpress-
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