Una diffida di pagamento è stata trasmessa nei giorni scorsi dalla società Frasca Alessandro, gestore del Centro di accoglienza di Rosolini alla Prefettura di Siracusa. L’azienda, rappresentata dall’avvocato Giorgio Spatola, ritiene di vantare spettanze, per i servizi svolti, a partire dal novembre 2024 fino al 14 aprile scorso.

La protesta in Prefettura

Oltre una settimana fa, tutto il personale della struttura, comprendente circa 40 persone, ed il loro datore di lavoro Alessandro Frasca, che, contestualmente, gestisce la prima accoglienza dei migranti dirottati nell’Hotspot del porto di Augusta, fornendo il cibo e la mediazione, si sono resi protagonisti di una protesta ai piedi del palazzo Prefettura di Siracusa per reclamare i propri diritti.

Le contestazioni

Secondo quanto rappresentato dalla società, non risulterebbero provvedimenti giudiziari o amministrativi tali da giustificare il mancato pagamento delle somme dovute, inoltre, nel documento viene ribadito che i servizi sarebbero stati eseguiti regolarmente e nel rispetto degli accordi contrattuali.

Il rischio per il personale del Centro

C’è, però, un serio rischio per la stessa azienda ed il personale impiegato. “Il mancato pagamento – si legge nella diffida – richiesto entro i prossimi due / tre giorni, e, comunque, entro la chiusura di fine anno della cassa, comporta, come conseguenza, occorre ripetere, un grave danno alla società, che la costringerebbe a non poter garantire la prosecuzione dell’affidamento e dei servizi, non potendo la stessa società usufruire di ulteriori anticipazioni bancarie senza il detto pagamento”