«Nel 2026 l’Università degli Studi di Palermo attiverà un corso di laurea nell’ambito dell’artigianato».
È la promessa del rettore Massimo Midiri, presente alla firma dell’accordo di collaborazione siglato tra Ente Bilaterale Artigianato Siciliano (EBAS) e Università degli Studi di Palermo, firmato nella sala Carapezza dello Steri.
L’intesa mira a sviluppare un modello di intervento culturale basato su progettualità integrate e partecipate, con particolare attenzione alla valorizzazione dell’artigianato siciliano. Tra le principali iniziative previste rientra l’avvio dell’Osservatorio sulle tematiche del settore economico artigiano, che prevede l’istituzione di un premio di laurea finanziato con un contributo complessivo di 5 mila euro, comprensivo di oneri fiscali. Il bando sarà rivolto a tre tesi di laurea o laurea magistrale dedicate a temi di interesse per il comparto artigiano e per EBAS.
L’accordo prevede inoltre la partecipazione congiunta ad attività di networking, l’adesione a bandi pubblici per il finanziamento di ricerche, progetti e servizi, nonché la collaborazione per tirocini e politiche di placement, con l’obiettivo di favorire l’incontro tra domanda e offerta di lavoro, anche nell’ambito dell’artigianato innovativo.
EBAS si impegna anche a sostenere iniziative di public engagement e attività di trasferimento di conoscenze e competenze, promuovendo la diffusione dei risultati della ricerca in spazi laboratoriali informali presenti sul territorio, anche al di fuori dell’Ateneo palermitano. L’accordo avrà durata triennale.
Il Rettore dell’Università degli Studi di Palermo Massimo Midiri: ringrazia EBAS Sicilia «per questa importante collaborazione che si concretizzerà nel potenziamento delle attività di tirocinio e placement per gli studenti UniPa. Verranno organizzati seminari, workshop di aggiornamento e percorsi di alta formazione per i professionisti e i lavoratori del comparto. Si costituirà un apposito osservatorio sulle tematiche del settore artigiano. Queste concrete iniziative tracciano il programma di una sinergia che riteniamo proficua per lo sviluppo del nostro territorio – dichiara Massimo Midiri, Rettore dell’Università degli Studi di Palermo – Tra gli attori protagonisti di un territorio che vuole crescere e rinnovarsi sulle fondamenta delle sue tradizioni, un ruolo cruciale è ricoperto dalle tante imprese artigiane che offrono servizi personalizzati e spesso di prossimità, offrendosi al contempo come scuole di formazione di indubbia professionalizzazione.
Oggi anche le imprese artigiane sono impegnate nella sfida della digitalizzazione e della sostenibilità e il nostro Ateneo vuole mettersi al loro fianco per supportarle nella transizione, anche con percorsi di laurea e master progettati ad hoc per la classe imprenditoriale e manageriale chiamata a guidarle. Promuovere lo sviluppo socio-economico di un territorio – conclude – è responsabilità di un’istituzione universitaria che ha il compito di professionalizzare le nuove generazioni, riversare al suo interno il frutto della ricerca svolta nei suoi dipartimenti e nei laboratori e contribuire attivamente a creare connessioni con i vari attori e protagonisti della vita sociale, culturale ed economica che quel territorio vivono e animano».
«Anzitutto – dice il presidente Ebas Orazio Platania è necessario ringraziare il rettore e i suoi collaboratori per questa importante opportunità L’accordo tra EBAS e l’Università di Palermo è una notizia di grande importanza. Il settore artigiano siciliano ha bisogno di superare i limiti di una modernizzazione ancora insufficiente e di rafforzare innovazione e modelli gestionali. La collaborazione con l’Università ci aiuterà a formare nuove risorse umane e a sostenere il cambiamento. E noi speriamo di essere utili per trasmettere all’università tutte le necessità di competenze che provengono dai nostri settori».
Per il vicepresidente di EBAS, Gaetano Agliozzo, «la sottoscrizione dell’accordo con l’Università di Palermo rappresenta un passo importante per incentivare i giovani, attraverso le borse di studio, a conoscere il mondo della bilateralità artigiana e a supportare le imprese, con l’obiettivo di creare nuove opportunità di lavoro».

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