“In Sicilia circa 210 milioni di euro di credito d’imposta ZES Unica rischiano di restare senza copertura dopo il riparto nazionale relativo al 2025. Un vuoto che potrebbe colpire il tessuto produttivo regionale e che rende necessario un intervento immediato della Regione Siciliana”.

E’ l’allarme lanciato dal presidente di Sicindustria, Luigi Rizzolo, che, dopo aver sollevato la questione in occasione dell’incontro sull’Avviso STEP svoltosi nella sede degli industriali, ha trasmesso una nota ufficiale al Presidente della Regione, Renato Schifani, e agli assessori regionali all’Economia e alle Attività Produttive, Alessandro Dagnino e Edy Tamajo, chiedendo l’attivazione di risorse regionali aggiuntive a sostegno delle imprese siciliane.

I dati dell’Agenzia delle Entrate

Secondo i dati ufficiali dell’Agenzia delle Entrate, il credito d’imposta ZES Unica richiesto dalle imprese operanti in Sicilia supera gli 830 milioni di euro. A fronte del riparto nazionale, che ha riconosciuto una prima copertura pari al 60,38%, e dell’ulteriore contributo integrativo previsto dal DDL nazionale di Bilancio, una quota pari a circa il 25% del credito richiesto resta comunque priva di finanziamento.

In altre parole, a causa di un numero di richieste decisamente superiore allo stanziamento originariamente previsto, per garantire la copertura integrale delle richieste siciliane mancavano inizialmente circa 331 milioni di euro. L’emendamento presentato dal ministro Giorgetti ha previsto ulteriori 122 milioni di euro, ma restano ancora scoperti circa 210 milioni di euro di credito d’imposta, riferiti a investimenti pienamente ammissibili.

Investimenti già effettuati che rischiano di restare scoperti

“Parliamo di investimenti reali, già effettuati, che hanno rispettato tutte le regole previste dalla ZES Unica – afferma Rizzolo –. Non possiamo permettere che una parte così rilevante del contributo pubblico resti esclusa. La normativa nazionale consente il ricorso ai fondi della politica di coesione 2021–2027: è su questo terreno che la Regione deve intervenire”.

Attivare un cofinanziamento regionale

L’obiettivo indicato da Sicindustria è chiaro: attivare un cofinanziamento regionale che consenta di colmare il gap residuo e portare la copertura complessiva all’aliquota massima richiesta per tutte le imprese siciliane, evitando disparità e incertezze. “La ZES è uno strumento strategico per lo sviluppo industriale del Mezzogiorno e della Sicilia in particolare – aggiunge il presidente di Sicindustria – e non possiamo vanificare gli sforzi delle imprese e perdere un’occasione importante per crescita, la competitività e l’occupazione”.

Schifani: “Faremo ogni sforzo possibile”

“Seguiamo con la massima attenzione la questione della copertura del credito d’imposta Zes unica per la Sicilia. Il mio governo è consapevole dell’importanza strategica di questi investimenti per il tessuto produttivo e per l’occupazione dell’Isola. Qualora si rendesse necessario, faremo ogni sforzo possibile per individuare e introdurre, nella programmazione in corso, apposite risorse complementari del ciclo 2021-2027 in grado di sostenere le imprese siciliane e garantire la piena efficacia dello strumento” risponde a stretto giro il presidente della Regione Renato Schifani in merito all’appello del presidente di Sicindustria, Luigi Rizzolo.