Mentre la Sicilia fa i conti con stagioni sempre più secche e bacini in costante sofferenza, arriva una risposta concreta dal mondo scientifico e istituzionale. La Regione Siciliana ha firmato un accordo con le università di Palermo, Catania e Messina per contrastare la siccità. L’intesa prevede una stretta collaborazione scientifica tra l’Autorità di bacino e i tre atenei, con l’obiettivo di analizzare, monitorare e gestire le risorse idriche dell’Isola.
L’accordo resterà in vigore fino al 31 marzo 2027 e si inserisce all’interno del Piano operativo ambiente FSC 2014-2020, nell’ambito dell’Asse 2 – Linea di Azione 2.3.1, dedicato al miglioramento dei corpi idrici siciliani.
Il progetto punta a fornire un supporto tecnico di alto profilo, con studi specifici sulla gestione sostenibile dell’acqua e sulla prevenzione degli effetti del cambiamento climatico.
Analisi delle pressioni e strategie contro la siccità
Due le direttrici strategiche previste:
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la prima riguarda l’analisi delle pressioni idrologiche, la gestione sostenibile delle risorse e la governance dei fenomeni legati a siccità e clima estremo;
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la seconda si concentra sulle alterazioni morfologiche dei corpi idrici e sui programmi di gestione dei sedimenti.
Il piano operativo prevede campagne di misure di portata, ricerche bibliografiche e lo sviluppo di nuove tecniche di rilevazione. Ogni anno saranno elaborati report tecnici per monitorare costantemente lo stato dei fiumi, laghi e bacini siciliani.
“Acquisizione di informazioni e programmazione delle attività da realizzare per contrastare il fenomeno della siccità in Sicilia. Sono questi alcuni degli obiettivi dell’accordo sottoscritto dall’Autorità di bacino della Presidenza della Regione con le università degli studi di Palermo, Catania e Messina”.
Un modello integrato di prevenzione e ricerca scientifica
Oltre al monitoraggio ambientale, l’intesa mira a creare un modello operativo replicabile, basato sull’integrazione tra ricerca, dati e pianificazione.
“In programma, anche campagne di misure di portata e attività di ricerca bibliografica finalizzate ad analizzare le nuove tecniche di rilevazione. Previste, inoltre, relazioni preliminari e report annuali per una precisa e capillare cognizione dello stato di salute dei corpi idrici della Sicilia”.
La collaborazione con le università rappresenta un passo concreto verso una gestione intelligente dell’acqua, in una regione sempre più vulnerabile agli effetti della siccità.






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