Nonostante il clima, le liti e gli scontri, alla fine l’Ars riesce ad approvare in Finanziaria anche gli ultimi articoli ritenuti importanti e rimasti da trattare dopo lo stralcio di ben 77 norme. Sono gli aumenti dei contributi ai comuni che incasseranno 30 milioni in più nel 2026 e l’aumento delle ore di lavoro degli ex Pip stabilizzati in sas ma con contratti part time.
La pressione era forte per portarli a tempo pieno o almeno a 30 ore ma non è stato possibil,. Incassano, però, il passaggio a 25 ore per tutti (alcuni erano a 18 altri a 20).
Tamajo: “Risultato concreto e atteso”
“L’aumento dell’orario di lavoro degli ex PIP a 25 ore settimanali rappresenta un risultato concreto e atteso, frutto di una norma inserita e approvata all’interno della Finanziaria regionale. È un primo passo importante verso il riconoscimento della dignità lavorativa di migliaia di persone che da anni garantiscono servizi essenziali”.
Lo dichiara Edy Tamajo, assessore regionale alle Attività produttive, commentando l’approvazione della misura che incrementa l’orario di lavoro dei lavoratori ex Progetti di impiego pubblico.
“Voglio ringraziare – aggiunge Tamajo – l’onorevole Marianna Caronia per l’impegno politico e istituzionale profuso affinché questa norma trovasse spazio nella Finanziaria. Il suo lavoro è stato determinante per arrivare a questo risultato, che oggi diventa realtà”.
“L’obiettivo – conclude l’assessore – è continuare su questa strada. Sono certo che già con la prossima Finanziaria regionale sarà possibile aumentare ulteriormente le ore di lavoro, proseguendo un percorso di crescita che deve portare a condizioni sempre più stabili e dignitose per tutti i lavoratori ex PIP”.
Bene ex Pip, rammarico per gli ex Keller che restano fuori
“Quella per gli ex Pip è una vittoria attesa, voluta e conquistata. La norma della Finanziaria che porta il loro orario a 25 ore settimanali rappresenta un risultato storico per Palermo e per centinaia di lavoratori che da anni attendono giustizia. Purtroppo, resta il forte rammarico per la mancata introduzione dei Keller, che il governo all’ultimo momento ha tolto dalla manovra” dice Marianna Caronia, deputato regionale di Noi Moderati.
“Per i Pip questo è solo un primo, decisivo passo – prosegue – verso l’obiettivo che non ho mai smesso di indicare: arrivare alle 36 ore settimanali. Perché il lavoro non è assistenza, è dignità. E la dignità passa da uno stipendio che consenta di vivere, non di sopravvivere”.
“Parliamo di uomini e donne che per troppo tempo sono stati costretti a un reddito di circa 800 euro al mese, una cifra che non garantisce nemmeno una condizione minima di sicurezza economica – sottolinea Caronia -. Questa è una vera battaglia di legalità: lavoro significa legalità, lavoro significa libertà e indipendenza”.
Provvedimento con forte valenza strutturale
Il provvedimento ha anche una forte valenza strutturale: “Da oggi queste persone iniziano osservare un futuro diverso, anche in termini previdenziali. Accumulare contributi pensionistici vuol dire finalmente esistere come lavoratori a pieno titolo. È un grande risultato per Palermo. Quest’anno – prosegue – molti di questi lavoratori potranno affrontare il Natale con una speranza concreta in più, sapendo di poter contare su maggiori ore di lavoro e su un percorso finalmente chiaro. Mi spenderò con tutta me stessa – conclude – affinché entro il 2026 si arrivi al tempo pieno. Vogliamo trasformare questo bacino in una comunità di cittadini liberi, che vivono del proprio lavoro, che non dipendono dal bisogno e che possono guardare alla politica con il giusto e sano distacco che ogni lavoratore deve avere. Questa è la politica che produce risultati. Questa è una vittoria di civiltà”.
51 milioni in più per loro
“La misura è resa possibile grazie a uno stanziamento aggiuntivo di oltre 11 milioni di euro annui, che si sommano ai 40 milioni di euro già previsti, garantendo così la copertura finanziaria dell’intervento” dice Vincenzo Figuccia, deputato della Lega all’Assemblea regionale siciliana.
“Si tratta di un passo concreto nella direzione di un ulteriore e progressivo incremento dell’orario di lavoro, con l’obiettivo di giungere, nel più breve tempo possibile, a una stabilizzazione definitiva a tempo pieno e indeterminato – aggiunge -. Questo risultato rappresenta l’avvio di un percorso atteso da tempo dai lavoratori. Continueremo a lavorare affinché si possa arrivare quanto prima a una soluzione strutturale e definitiva”.
Puntare al tempo pieno
E sul percorso torna ad intervenire Mimma Calabrò che da sindacalista (oggi è assessore comunale a Palermo) ha seguito l’intera battaglia “Un ringraziamento va sempre al Presidente della Regione che su questa vertenza si è speso e continua a spendersi ma un ringraziamento anche ai deputati di tutte le forze politiche che non hanno ostacolato il percorso”.
“A questi lavoratori con la stabilizzazione – continua Calabrò – è stata data finalmente dignità giuridica sottraendoli all’eterno ricatto del precariato e riconoscendo loro proprio la dignità di lavoratori. Ora bisogna lavorare alla dignità economica e l’aumento a 25 ore va in questa direzione”.
“Il percorso – conclude – non finisce qui. E’ necessario puntare al tempo pieno, quelle 36 ore che rappresenterebbero, dopo 25 anni di precariato, non solo il giusto riconoscimento ma un vero e proprio atto di giustizia sociale”.
I sindacati della Funzione Pubblica
“Apprezziamo il grande lavoro svolto da maggioranza e opposizione nel trattare in Finanziaria l’aumento delle ore del personale ex Pip” dichiarano i sindacalisti di Fp Cgil, Cisl Fp, Sadirs/Ursas, Ugl e Uil Fpl.
“La nostra protesta responsabile che ha trovato ascolto da parte del presidente Schifani ha dato i primi frutti nei confronti di chi ha stipendi al di sotto della soglia di povertà con appena 800 euro al mese” continuano i sindacalisti.
“La norma approvata porta il loro orario di lavoro a 25 ore settimanali. Il nostro impegno adesso andrà oltre la Finanziaria perché l’obiettivo è portare tutto il personale a tempo parziale della Sas, ex Pip, ex Keller, ex Servirail, ex Ferrotel e personale ex legge 68, a 36 ore settimanali. Siamo soddisfatti di avere contribuito a rendere un Natale un po’ più sereno per questi lavoratori. Un forte plauso va rivolto alle forze dell’ordine per la grande professionalità con la quale hanno gestito i numerosi momenti di tensione durante la protesta” concludono i sindacalisti.






Commenta con Facebook