Per mitigare il caro voli che sta penalizzando studenti e pendolari siciliani  se ne riparlerà nel Milleproroghe. Lo afferma il senatore del Pd, Antonio Nicita, che spiega come il suo emendamento alla Finanziaria sia stato trasformato in un ordine del giorno, per cui se discuterà entro fine anno.

Gli oneri di servizio pubblico sui voli

Secondo quanto fa sapere l’esponente dell’opposizione, la sua iniziativa riguarda il finanziamento del Fondo insularità per Sicilia e Sardegna e soprattutto l’avvio degli Oneri di servizio pubblico sui voli aerei nelle tratte che interessano Catania e Palermo su Roma e Milano contro il caro-voli insostenibile

Cosa sono gli Osp

Gli oneri di servizio pubblico (OSP) sui voli aerei sono uno strumento previsto dalla normativa europea per garantire la continuità territoriale, ovvero assicurare collegamenti aerei essenziali a condizioni economiche e qualitative uniformi tra regioni periferiche o insulari e il resto del territorio nazionale, laddove il libero mercato non sia in grado di farlo in modo adeguato.

Come funzionano

In determinate circostanze, le autorità competenti – in particolare il Governo e l’ENAC, talvolta in collaborazione con le Regioni interessate – possono imporre oneri di servizio pubblico su specifiche rotte aeree considerate essenziali.
Questa misura mira a garantire la continuità del collegamento e l’accessibilità del trasporto aereo, soprattutto per i residenti.

Gli oneri possono prevedere:

Controllo delle tariffe
Viene stabilito un prezzo massimo per i biglietti aerei sulle tratte interessate, spesso con condizioni agevolate per i residenti, al fine di contenere i costi di viaggio.

Garanzia del servizio
Le compagnie che operano la rotta sono tenute ad assicurare un numero minimo di frequenze e una capacità adeguata di posti, anche nei periodi di bassa domanda.

Sostegno economico
Qualora l’operatività della rotta non risulti economicamente sostenibile, lo Stato può riconoscere una compensazione finanziaria. Tale contributo, assegnato tramite gara, serve a coprire le perdite e a garantire il mantenimento del servizio

I soldi del Ponte sullo Stretto

Il senatore del Pd sostiene anche che il Governo ha bocciato gli emendamenti presentati per la Sicilia. “A partire dalla bocciatura della proposta, assolutamente ragionevole, di destinare – dice Nicita –  i residui 2024-2026 bloccati sul mitologico Ponte a opere cantierabili in Sicilia e Calabria, a partire dalla SR-Gela. Non solo il Ponte è bloccato dai serissimi rilievi della Corte dei Conti, ma i fondi FSC dei siciliani e dei calabresi vengono destinati ad altro in questa Legge di Bilancio. Una doppia beffa”

La bocciatura

Il giudizio sulla Finanziaria espresso da Nicita è pessimo, specie per l’isola, “anche per la rimodulazione dei Fondi Sviluppo e Coesione e il ridimensionamento del credito d’imposta ZES, una misura non selettiva che riduce la competitività delle imprese siciliane allargando la platea della ZES oltremisura”.

I soldi al Siracusa Institute

Il senatore fa sapere che è stato approvato l’emendamento a sostegno del Siracusa International Institute for Criminal Justice and Human Rights, in grave crisi finanziaria e impegnato a portare avanti il rispetto del Diritto penale internazionale e, in particolare della Corte Penale Internazionale impegnata sul perseguire i crimini contro l’umanità, come quelli perpetrati dal Governo israeliano nei confronti del popolo palestinese