La mattinata di oggi segna un punto di svolta per il recupero urbano di Palermo. Il Comune ha infatti ricevuto ufficialmente dalla Procura della Repubblica l’atto di dissequestro delle baracche situate in piazza Giulio Cesare, un passaggio formale indispensabile che sblocca finalmente il cantiere per l’abbattimento dei ruderi. L’area, da tempo segnata da un profondo stato di degrado, si prepara a un intervento radicale volto a restituire decoro e sicurezza a uno dei principali snodi d’accesso al centro storico.

In una nota congiunta, il sindaco Roberto Lagalla e l’assessore all’Ambiente Piero Alongi hanno espresso soddisfazione per il traguardo raggiunto, confermando che le operazioni di demolizione inizieranno il prossimo 2 gennaio. Gli amministratori hanno tenuto a precisare che, nonostante l’impossibilità di intervenire prima del provvedimento giudiziario, la macchina comunale non è rimasta inerte. Durante l’attesa burocratica, infatti, gli uffici hanno completato le procedure di affidamento dei lavori, garantendo l’immediata operatività non appena ricevuto il via libera dalla magistratura.
L’appalto per l’abbattimento delle strutture fatiscenti è stato assegnato alla ditta Balistreri Srl per un investimento complessivo di 178 mila euro. L’intervento è considerato strategico non solo per la piazza stessa, ma per l’intera riqualificazione dell’asse di via Maqueda. La presenza di amianto e i vincoli legati ai sequestri hanno rappresentato per mesi i principali ostacoli burocratici, rallentando un iter che oggi giunge finalmente alla sua fase conclusiva.
I consiglieri comunali Bonanno e Raja
Sulla vicenda sono intervenuti anche i consiglieri comunali Domenico Bonanno e Viviana Raja, che hanno descritto la demolizione come un risultato concreto atteso da anni da residenti e commercianti della zona. Secondo i due esponenti politici, l’impegno costante in sinergia con la Polizia Municipale, la Protezione Civile e gli uffici tecnici ha permesso di superare le criticità legate alla sicurezza e alla vivibilità dell’area. Con la rimozione di quello che viene definito un “simbolo di abbandono”, l’amministrazione punta a rilanciare lo sviluppo di un quadrante cittadino fondamentale per l’immagine e la funzionalità della città di Palermo.
Gli auguri di Natale davanti alle baracche
Si chiaro che, il sit in di auguri davanti le baracche è stato messo in pratica in considerazione del perdurare delle condizioni di degrado del sito, a fronte di dichiarazioni dell’amministrazione comunale apprese a mezzo stampa il 29 ottobre scorso che avevano assicurato che entro l’anno 2025 le baracche fossero demolite. Tuttavia in data alla data del 23 non si è visto nessun cartello di aggiudicazione lavori con data di inizio, pertanto la situazione è identica al 29 ottobre scorso.






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