E’ un messaggio chiaro lanciato ai ragazzi che rappresentano il futuro di questo paese. “Scegli chi vuoi diventare” non è solo una spinta all’istruzione ma una spinta a scegliere di essere persone migliori. E da qui che parte l’idea del Liceo “Felicia e Peppino Impastato” di Partinico., Non una semplice iniziativa di orientamento ma qualcosa di più.

Porte aperte al Liceo Impastato

Porte aperte, dunque, agli studenti delle scuole secondarie di I grado del territorio, per far conoscere la proposta formativa di un liceo che orienta verso la realizzazione dei propri sogni.
Una scuola che accoglie, orienta e ispira, è questo che vuole essere il Liceo “Felicia e Peppino Impastato” di Partinico in provincia di Palermo per gli studenti, ed è con questo spirito che si è svolto l’Open Day del Liceo “Felicia e Peppino Impastato” di Partinico. L’evento, il cui titolo è stato “Scegli chi vuoi diventare”, ha registrato la partecipazione di oltre 400 studenti provenienti dai diversi paesi del territorio.

Non solo incontri ma veri e proprio Laboratori didattici

Nel corso del pomeriggio, i giovani visitatori hanno preso parte ai numerosi laboratori didattici organizzati dall’istituto, pensati per offrire un primo contatto concreto con i diversi percorsi di studio. Attività scientifiche, linguistiche, umanistiche, artistiche e tecnologiche hanno animato le aule e gli spazi comuni della scuola, trasformandoli in luoghi di scoperta e sperimentazione.
Guidati dai docenti e affiancati dagli studenti del liceo, i ragazzi hanno potuto conoscere da vicino la realtà scolastica, confrontarsi, porre domande e mettersi alla prova. È stata un’esperienza significativa che ha permesso ai ragazzi di riflettere sulle attitudini e sugli interessi personali, in vista di una scelta importante per il proprio futuro formativo.

Un Open Day dei valori

Il tema dell’Open Day ha richiamato i valori di consapevolezza, libertà e responsabilità, principi che caratterizzano l’identità educativa del liceo partinicese. Non solo gli studenti sono stati protagonisti, ma anche le famiglie sono state coinvolte in un importante momento di riflessione e confronto.

Mentre i ragazzi erano impegnati nei laboratori didattici, infatti, i genitori hanno avuto l’opportunità di partecipare ad un incontro di alto profilo culturale ed educativo, guidati dalla dirigente scolastica, prof.ssa Lucia La Fata.

Accoglienza e stimolo

Ad accoglierli e stimolare il dibattito è stata la sociologa dell’Università LUMSA di Palermo, prof.ssa Marianna Siino, che ha approfondito il tema “Adolescenze liquide: co-costruire alleanze educative tra scuola, famiglia e comunità”. Un argomento di grande attualità, che ha posto al centro la complessità dell’esperienza adolescenziale nella società contemporanea, caratterizzata da cambiamenti rapidi, fragilità relazionali e nuove sfide educative.

L’incontro ha rappresentato un prezioso momento di ascolto e dialogo, durante il quale è emersa con forza l’importanza di una collaborazione sinergica tra le diverse agenzie educative. Scuola, famiglia e territorio sono chiamate, oggi più che mai, a costruire insieme percorsi condivisi capaci di sostenere i giovani nel loro processo di crescita e di definizione dell’identità.

La Preside

“Il liceo non è soltanto un luogo di istruzione, ma una comunità educante aperta al confronto e alla partecipazione attiva delle famiglie. Un approccio – dice la dirigente scolastica, Lucia La Fata – coerente con il tema dell’Open Day, “Scegli chi vuoi diventare”, che richiama la responsabilità collettiva nel guidare gli adolescenti verso scelte consapevoli e responsabili”.

Un momento fondamentale di orientamento

È stato pomeriggio intenso e partecipato, che ha arricchito ulteriormente l’Open Day confermandolo come un’occasione non solo di orientamento scolastico, ma anche di crescita culturale e civile per l’intera comunità educante.

L’iniziativa si è rivelata un momento fondamentale di orientamento e dialogo tra scuola, famiglie e territorio, e ha confermato il ruolo del Liceo come punto di riferimento educativo per le nuove generazioni e come luogo in cui gli studenti sono accompagnati a costruire il proprio progetto di vita.