Un gioco durante una vacanza in famiglia si trasforma in una tragedia. Un padre di quattro figli muore soffocato mentre partecipa a un’attività organizzata in un resort brasiliano. La moglie accusa lo staff, la struttura respinge ogni responsabilità.
Può un gioco pensato per divertire gli ospiti trasformarsi in una tragedia mortale? La risposta, secondo quanto racconta la famiglia di Carlos Cerasomma, è sì. Il 37enne è morto soffocato mentre partecipava a un gioco con l’anguria in un resort nello Stato di San Paolo, in Brasile. La moglie accusa lo staff di non essere intervenuto in tempo e di non essere adeguatamente formato per gestire un’emergenza medica.
Carlos Cerasomma si trovava in vacanza con la famiglia quando ha deciso di prendere parte a un’attività ricreativa organizzata all’interno del resort. Un momento di svago che, secondo la ricostruzione dei fatti, si è concluso con la morte dell’uomo dopo lunghi minuti di attesa prima dell’arrivo dei soccorsi. La struttura respinge però le accuse. Il resort sostiene che l’assistenza sia stata immediata e che siano stati attivati tutti i protocolli di emergenza previsti. Le autorità stanno ora valutando l’accaduto
Il gioco dell’anguria e il momento della tragedia
Carlos Cerasomma, 37 anni, stava partecipando a un gioco chiamato “Boca de Melancia”, letteralmente “Bocca di Anguria”. L’attività prevedeva che i concorrenti si piegassero in avanti per mangiare pezzi di anguria appoggiati su un tavolo basso, il più velocemente possibile e senza usare le mani. Secondo quanto raccontato dalla moglie, Kimberly Santos, la situazione è precipitata quando un membro dello staff ha annunciato che restava solo un pezzo di anguria. In quel momento Carlos non rispondeva più, con la testa appoggiata sul tavolo. La donna sostiene che il marito si fosse trovato in una posizione pericolosa a causa dell’altezza del tavolo, troppo basso per un uomo alto circa un metro e ottanta. Questa postura, secondo la sua versione, avrebbe aumentato il rischio di soffocamento. L’episodio è avvenuto all’interno del Sao Pedro Thermas Resort, situato nella cittadina di São Pedro.
Le accuse della moglie: “Nessuno era preparato”
Kimberly Santos accusa apertamente il personale del resort. Secondo la sua testimonianza, non era presente alcun team medico di emergenza durante un’attività che prevedeva il consumo di cibo. Una circostanza che, a suo dire, rappresenta una grave mancanza in termini di sicurezza. La donna afferma che i primi soccorsi siano stati prestati non dallo staff ma da altri ospiti presenti sul posto. Racconta inoltre che né il personale né i bagnini sapessero come reagire correttamente alla situazione. Sempre secondo la vedova, una infermiera sarebbe arrivata successivamente ma non avrebbe tentato alcuna manovra salvavita. Carlos sarebbe rimasto a terra per circa 30 minuti prima dell’arrivo dei vigili del fuoco, che lo hanno poi trasportato in ospedale.
Il decesso è stato confermato in ospedale. La causa della morte è stata registrata come asfissia fisica provocata da ostruzione delle vie aeree. Kimberly Santos ha annunciato l’intenzione di intraprendere un’azione legale per accertare le responsabilità. Sostiene che la tragedia avrebbe potuto essere evitata con personale adeguatamente formato e con misure di sicurezza più attente.
La posizione del resort e le indagini in corso
Il Sao Pedro Thermas Resort ha respinto tutte le accuse. In una nota, la struttura ha dichiarato che professionisti qualificati hanno fornito immediatamente il primo soccorso, che sono state utilizzate le attrezzature disponibili e che i servizi di emergenza sono stati contattati senza ritardi. Il resort ha inoltre affermato di aver supportato la famiglia di Carlos fin dal momento dell’incidente e di essere in attesa delle conclusioni ufficiali delle autorità competenti. Secondo quanto riportato da alcune fonti, la struttura non avrebbe risposto a domande specifiche riguardanti le regole di sicurezza del gioco né sul motivo per cui, inizialmente, la morte sarebbe stata descritta come causata da un malore improvviso. Le indagini serviranno ora a chiarire se le procedure di emergenza siano state rispettate e se l’attività fosse stata organizzata nel rispetto degli standard di sicurezza previsti per eventi di questo tipo.

Carlos Cerasomma
Chi era Carlos Cerasomma
Carlos Cerasomma viveva ad Araras, nello Stato di San Paolo, ed era padre di quattro figli di età compresa tra i quattro mesi e i 14 anni. Gestiva una propria attività di riparazione informatica ed era l’unico sostegno economico della famiglia. La sua morte improvvisa ha lasciato la moglie e i figli in una situazione di grande difficoltà, sia emotiva sia economica. Il caso brasiliano ha suscitato particolare attenzione anche perché non si tratta di un episodio isolato. Nelle stesse settimane, un’altra tragedia simile ha colpito una famiglia in Italia.
Il caso italiano: soffocato durante il pranzo di Natale
La tragedia brasiliana arriva mentre l’Italia è ancora scossa dalla morte di un uomo soffocato durante le celebrazioni natalizie. Giovanni Lopez, 47 anni, è morto dopo aver ingerito un pezzo di panettone durante il pranzo della vigilia di Natale. L’uomo, residente a Settimo Torinese, in Piemonte, si è sentito male mentre mangiava con la famiglia nella casa dei genitori. I familiari hanno tentato di soccorrerlo e hanno immediatamente allertato i servizi di emergenza, ma i paramedici non sono riusciti a salvarlo. Giovanni Lopez è deceduto nonostante i tentativi di rianimazione.
FAQ
- Che cos’è il gioco “Boca de Melancia”? È un gioco ricreativo in cui i partecipanti mangiano anguria senza usare le mani, piegandosi su un tavolo basso.
- Qual è stata la causa ufficiale della morte di Carlos Cerasomma? Asfissia fisica causata da ostruzione delle vie aeree.
- Il resort ha ammesso la responsabilità? No. La struttura ha respinto le accuse e sostiene di aver seguito le procedure corrette.
- Ci sono indagini in corso? Sì. Le autorità stanno valutando l’accaduto per stabilire eventuali responsabilità.






Commenta con Facebook