Un attacco missilistico russo su un condominio a Dnipro ha causato 21 morti e 73 feriti, compresi 14 bambini. Il bilanco è stato riportato oggi, domenica 15 gennaio, dal governatore regionale Valentyn Reznichenko.
L’attacco è avvenuto ieri: il consiglio comunale della città ucraina ha anche comunicato che sono state salvate dalle macerie 38 persone, tra cui 6 bambini. Tra i morti, però, c’è anche un bambino e una 15enne.
La città ha pure dichiarato tre giorni di lutto per quello che ha descritto come il peggior “attacco terroristico a Dnipro” dall’inizio dell’invasione russa, lo scorso febbraio.
I soccorritori hanno utilizzato una gru per evacuare le persone intrappolate nei piani superiori del condominio che hanno segnalato la loro presenza con le torce degli smartphone. Non si conosce, però, il numero di quanti sarebbero ancora sotto le macerie. I dispersi ufficiali sono 35.
L’esercito di Kiev sostiene che il palazzo sia stato colpito da un missile Kh-22 a lungo raggio. Dopo essere stata colpita, è crollata una cospicua parte della struttura che ospitava più di 1.100 persone.
Andrea Iacomini, portavoce di Unicef in Italia, ha affermato: “Abbiamo informazioni di molti bambini feriti dall’attacco che ha colpito un edificio residenziale a Dnipro il 14 gennaio. I bambini e le infrastrutture civili non sono un target. I bambini devono essere protetti in ogni momento. Sono troppe le vite stroncate dall’attacco a Dnipro. Molti bambini e bambine continuano a rimanere feriti, traumatizzati con attacchi ogni giorno in Ucraina. Chiediamo pace per ogni bambina e bambino, ora”.
Ieri, in totale, la Russia ha effettuato 3 raid aerei e 57 attacchi missilistici, come riferito dal comando militare ucraino. Inoltre, nel bombardamento su Dnipro sono stati distrutti 72 appartamenti e 320 son ostati danneggiati.






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