Straziante confessione di Franco Di Mare, storico giornalista della RAI, a Che Tempo che Fa, il programma condotto su Nove da Fabio Fazio.

Di Mare, 68 anni, inviato di guerra nella ex Jugoslavia, che ha presentato il suo libro Le parole per dirlo, ha raccontato: “Ho preso un mesotelioma, un tumore molto cattivo, legato alla presenza di amianto nell’aria. Si prende perché si respirano particelle di amianto senza saperlo, senza rendersene conto, perché una fibra d’amianto è seimila volte più piccola Di un capello, seimila volte più leggera di un capello. Una volta liberata nell’aria non si deposita più per terra, e ha un tempo di conservazione lunghissimo, può restare lì in attesa sino a 30 anni, e quando si manifesta ahimè, di solito è troppo tardi”.

“Ho avuto una vita bellissima, una vita veramente bella – ha proseguito Le memorie che ho sono memorie piene di vita. Non voglio fossilizzarmi attorno all’idea Di morte. Mi voglio legare all’idea che c’è una vita. Quello che mi dispiace tanto è scoprirlo solo adesso”.

“Dalla Rai sono spariti tutti”

“Ora io capisco che possano esserci delle ragioni di ordine sindacale e legale. Ma io chiedevo alla Rai lo stato di servizio, che è un mio diritto, cioè chiedevo alla Rai ‘perfavore mi fate l’elenco dei posti in cui sono stato? Perché così posso provare a chiedere alle associazioni di categoria che cosa si può fare’. Sono spariti tutti”, ha spiegato il giornalista.

E ha aggiunto: “Tutta la Rai, tutti i gruppi dirigenti. Non parlo di quelli attuali, ma di quelli precedenti, se io posso arrivare a capire che possono esistere delle ragioni legali o sindacali quello che capisco meno è l’assenza sul piano umano. Queste persone a cui parlavo dando del tu sono sparite, si sono negate al telefono come se fossi un questuante. Io davanti a un tale atteggiamento trovo un solo aggettivo: è ripugnante”.