Non un commissario ma un senatore esperto per affiancare i due coordinatore Angelo Attaguile e Alessandro Pagano. Non un commissaraimente perchè la Lega in Sicilia cresce più che altrove e alle amministraticve di giugno conta di crescere ancora come ha sempre fatto, senza soluzione di continuità, a partire dalle amministrative 2017.

Dopo il flop legato alla candidatura Lavardera, che era nata più per realizzare un documentario che per correre a sindaco, la Lega non si è più arrestata crescendo alle regionali, poi alle politiche e adesso conta di fare buon bottino alle amministrarive di giugno.

Il senatore varesino Stefano Candiani indicato da Salvini per la Lega in Sicilia è un uomo esperto che ha già svolto un ruolo analogo per cinque anni in Umbria. Si è già messo a disposizione dei siciliani e a dimostrazione de fatto che non si tratta di un uomo piovuto dall’altpo c’è la scelta di farlo affiancare da un uomo per la comunicazione locale, Fabio Cantarella.

Il primo compito del neo nominato sarà quello di occuparsi delle amministrative e in particolar modo su Catania, Siracusa e Ragusa per liste e alleanze. Salvini non vuole sorprese da questa tornata anhce perchè la situazione non è semplice a livello centrale con i continui botta e risposta da un lato con il Movimento 5 stelle e dall’altro, all’interno della coalizione, con Forza Italia

A Catania, nei giorni scorsi, Salvini ha ripetuto fino allo sfinimento i suoi ‘mantra’ sulla formazione del governo apparendo perfino moderato nei toni.

 

In vista delle amministrative del 10 giugno che interesseranno anche il Comune di Catania, il leader della Lega ha sottolineato che appoggeranno il candidato del centrodestra, l’eurodeputato di Forza Italia, Salvo Pogliese. A Catania la coalizione è chiara e dunque chiaro sarà los chieramento. Ma non è così in altre città importanti. Ragusa e Siracusa sono terreni di prova fondamentali e lì la Lega potrebbe andare decisamente da sola. In almeno una di quelle due città come a Messina Salvini ha parlato di possibili ‘inciuci’ da parte di Forza Italia ma non si spinge oltre. La situazione da separati in casa con Berlusconi non è semplice ma Forza Italia non è solo Berlusconi e una scelta per il governo ora avrebbe conseguenze sulle amministrative e viceversa una scelta troppo netta per le amministrative potrebbe avere conseguenze sulla formazione del governo.

Il tempo ormai stringe, il decreto di indizione dei comizi elettorali è pubblicato e i tempi per trattative e alleanze e formazione delle liste sono defin iti e non certo ampi.

(video Francesco Bianco)