Alla Cala tutti lo conoscevano come Giovanni il posteggiatore. Chi passava spesso dal grande curvone  lo ricorda come un uomo buono.

Non chiedeva soldi, aspettava un cenno d’intesa, si faceva volere bene. A dirlo sono le persone che vivono e lavorano nella zona di piazza Fonderia. L’area in cui “gravitava” ogni giorno Giovanni Montalto, 67 anni, stroncato oggi da un infarto.

Una morte che lascia sotto shock tante persone. Come ad esempio i numerosi dipendenti della clinica Triolo Zancla, il sacerdote della parrocchia Santa Maria La Nova, padre Pietro Scaduto, il vicepresidente della prima circoscrizione Antonio Nicolao e i residenti del quartiere.

“E’ vero, era un parcheggiatore abusivo – ricorda chi lo conosceva bene – ma non era come gli altri. Non aveva mai chiesto un centesimo a nessuno. Era cento chili di bontà, nel quartiere lo conoscevano tutti. Amava ricopiare le opere di Verga in un quaderno e se ne stava seduto in piazza Fonderia aspettando che qualcuno gli chiedesse un piacere o semplicemente di dargli un’occhiata alla macchina.

Giovanni non era famoso ma era conosciuto da tantissimi soprattutto per il suo sorriso e la sua riservatezza. Era disoccupato da tanti anni e per questo se ne stava lì sperando in modo discreto e umile di ricevere  qualche monetina”.

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