L’esercizio provvisorio è legge. La Regione potrà spendere in dodicesimi per quattro mesi, fino al 30 aprile. Evitata la paralisi dei conti ed anche la gestione provvisoria. Ci sarà tempo per fare un bilancio organico.

Governo e maggioranza sono riusciti ad approvare, stasera in Assemblea siciliana, il disegno di legge di autorizzazione per l’esercizio provvisorio, che ieri era stato in modo clamoroso bocciato in aula da un emendamento soppressivo del M5s. Il ddl, modificato con un emendamento governativo per mettere una pezza a quanto accaduto 24 ore prima,  è stato approvato all’Ars dopo la riscrittura dell’intero art.1 che era stato stoppato, portando da tre a quattro i mesi (30 aprile) di gestione in dodicesimi del bilancio della Regione.

La maggioranza ha retto anche al voto segreto in tre occasioni. Il nuovo gruppo della Lega, votando a favore, ha comunque criticato il metodo con cui il governo ha gestito il documento. Il governo si è impegnato a presentare la legge di bilancio nei primi giorni di febbraio.

Ma le tensioni in aula e soprattutto a margine non sono mancate. Anche stavolta si è assistito a deputati distratti, presenti ma non votanti.  Ieri erano stati nove, oggi due in meno:sette. Ma è cambiata anche l’estrazione dei parlamentari distratti. Ieri tra i nove sono stati sette i parlamentari non votanti tra le fila della maggioranza, decisivi per la debacle del governo sull’art.1 del ddl per il provvisorio; oggi i sette parlamentari che hanno scelto di non esprimere la propria preferenza al voto finale del ddl, approvato dall’aula, sono tutti dell’opposizione: sei del M5s e un deputato di Iv.

Dato politico a parte inevitabili le critiche dell’opposizione. “Abbiamo votato contro questo finto esercizio provvisorio che alla Sicilia non serviva. La Regione aveva bisogno di un bilancio vero che potesse riaccendere l’economia e lo sviluppo produttivo dell’Isola ed invece ci siamo trovati di fronte un testo di legge che nascondeva una riedizione peggiorativa della tabella ‘H’ “ ha detto il capogrppo Pd all’Ars Giuseppe Lupo – Il governo ha scelto di partire con il piede sbagliato dimenticando quanto è avvenuto lo scorso anno con la stagione dei ‘collegati’.La Sicilia pagherà ancora una volta il conto di un governo che continua ad improvvisare senza alcuna programmazione economico- finanziaria su un tema di vitale importanza per la Sicilia”.

Duri, invece, i 5 stelle “Impresentabile era prima, impresentabile è rimasto dopo. Il governo, forse, avrebbe fatto meglio a rimanere in bagno, poteva approfittarne per darsi una rinfrescata e, perché no, tentare a schiarirsi le idee che si confermano sempre più confuse, visto ciò che ha ripresentato in aula”.

“Il  disegno di legge – ha affermato il capogruppo, Giorgio Pasqua – è pieno di norme estranee all’esercizio provvisorio. Questo metodo di lavoro, che crea confusione in aula e nei bilanci, è totalmente sbagliato, come ha avuto modo di rilevare la Corte dei Conti, che ha bacchettato pesantemente il governo”.

“La coalizione di governo ha dimostrato compattezza, consentendo con 35 voti a favore il fondamentale sblocco della spesa. Inoltre i più importanti enti culturali siciliani potranno programmare la propria attività, così come una boccata di ossigeno è quella garantita ai consorzi di bonifica in attesa dell’imminente riforma. Importante anche il sostegno al settore dei parchi e delle riserve e agli operai dell’Esa” ha affermato,invece, Alessandro Aricò, capogruppo all’Ars di DiventeràBellissima, chiudendo la questione del ddl sull’esercizio provvisorio.

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