A partire da novembre del 2018, il Sunia Palermo (sindacato degli inquilini e degli assegnatari di case popolari), ha assistito numerose famiglie, alla presentazione di istanze di iscrizione anagrafica, le quali erano e sono ancora inesistenti, come fossero fantasmi, per gli uffici amministrativi della città, ad oggi, decine e decine attendono ancora, senza esito.

L’assenza di risposta, ha comportato a molte delle famiglie, la perdita di una serie di diritti, a partire dal buono alimentare istituito in occasione dell’emergenza corona virus, ma pone molte famiglie in estreme difficoltà, fra le quali la perdita di diritti garantiti dalla costituzione, come l’assistenza sanitaria, diritti scolastici e previdenziali.

Nel frattempo, Piero ha avuto difficoltà a registrare “Felice” suo figlio appena nato, ed è venuto a mancare anche “u Zio Nino” abitante del complesso Ex ONPI, ciò nonostante, a nulla sono valsi i tentativi e gli appelli del sindacato di richiamare l’attenzione del governo della città e sollecitare un intervento che agevoli a risolvere le esigenze primarie delle famiglie.

“Le famiglie dell’ex Onpi, e della ex scuola Francesco Crispi, avevano, varie volte, dimostrato la volontà di normalizzare i propri rapporti con l’amministrazione della città, il negativo atteggiamento della giunta comunale, e degli uffici dell’anagrafe, rischiano fortemente di risospingere tante famiglie in un rapporto di clandestinità normativa tanto dannosa a tutti” denuncia il sindacato inquilini.

Questi sono alcuni dei motivi che hanno indotto il Sunia e le famiglie ad indire una protesta per sollecitare un intervento dell’amministrazione che risolva questa vertenza. Per questo nella mattina di oggi 7 luglio  è stato inscenato un presidio di fronte alla sede del vice sindaco, con delega all’anagrafe.

Le famiglie assistite dal Sunia chiedono di essere registrate come residenti negli immobili che occupano per poter accedere a tutte le previdenze comunali, regionali e statali e per poter regolarmente registrare nascite e morti come avviene per qualsiasi famiglia palermitana.