Il vicepresidente dell’Ars e assessore all’economia Gaetano Armao scrive all’Agcom chiedendo di applicare urgentemente direttiva Smav per tutelare i minori. Arriva la reazione della regione dopo i fatti di cronaca di questi giorni che hanno visto la morta di una bambina palermitana forse a causa di una sfida social a cui parteciperebbero decine di ragazzini.

Evitare le tragedia come quelle di Antonella

Armao adesso chiede di applicare urgentemente le tutele per i minori previste dalla direttiva Smav anche alle piattaforme di video sharing, come Tik-Tok, per evitare tragedie come quella della piccola Antonella. Il vicepresidente e assessore all’Economia della Regione Siciliana, Gaetano Armao, in una lettera inviata al presidente dell’Agcom Giacomo Lasorella e al direttore contenuti audiovisivi Benedetta Liberatore, sollecita l’intervento dell’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni per arginare messaggi violenti o che istighino i minori a comportamenti pericolosi.

Il caso della bambina morta a Palermo

“Il tragico caso della bambina deceduta a Palermo – scrive Armao nella veste di assessore con delega al Digitale del Governo Musumeci – solleva prepotentemente il tema del tempestivo adeguamento di questo tipo di piattaforme di video-sharing agli obblighi previsti dalla nuova direttiva sui Servizi di media audiovisivi (Smav). La direttiva estende, infatti, a queste piattaforme le tutele dei minori previste per i media tradizionali relativamente ai contenuti audiovisivi, compresi i video generati dagli utenti, e alle comunicazioni commerciali. Si tratta di compiti che, assieme alla promozione di procedure di auto-regolamentazione e co-regolamentazione, sono affidati proprio all’Agcom quale Autorità nazionale di regolamentazione di settore”.

“Anche se la nuova direttiva non è stata ancora recepita nell‘ordinamento italiano – aggiunge Armao – auspico che l’Agcom voglia intraprendere urgentemente idonee iniziative nei confronti della piattaforma Tik-Tok, utilizzata dai giovanissimi e del tutto estranea ai tavoli di co-regolazione avviati a livello europeo. Iniziative quanto mai necessarie, anche per tutte le piattaforme analoghe, in riferimento alle misure di protezione dei minori rispetto a contenuti aggressivi o che istighino gli adolescenti a comportamenti violenti per sé stessi e per gli altri”.

Progetto di legge contro il bullismo online

“La Sicilia fanalino di coda. Unica regione senza una legge ad hoc sul cyberbullismo“. Lo sostiene il presidente dei deputati Questori all’Ars Giorgio Assenza. “Alla luce dei fatti di cronaca e visto dunque l’aumento dei rischi nella Rete, si rende necessaria e urgente l’approvazione del disegno di legge in materia di contrasto al fenomeno del cyberbullismo”. Il progetto di legge depositato in Ars dal presidente dei Questori è oggi, dopo l’esame di massima, favorevole, della commissione competente, in seconda commissione per il parere economico; tornerà dunque in Quinta per l’approvazione definitiva che lo consegnerà al dibattito e al voto dell’Aula. “Un disegno di legge, in Ars grazie all’impegno civico e politico di Assenza – afferma Cetty Mannino, referente del tavolo tecnico su New Media e Cyberbullismo – fortemente atteso e che risulterà innovativo grazie all’azione di sostegno e promozione dell’uso consapevole degli strumenti informatici che prevede. L’età non può essere l’unico fattore determinante per l’iscrizione in un social, è il momento di prendere in carico il problema e impartire una seria educazione ai new media, allargata anche agli adulti”.