Si è parlato di ristorazione e ristori a Casa Minutella, il talk show condotto da Massimo Minutella e in onda su BlogSicilia.it, VideoRegione, TempoStretto.it e Radio Fantastica RMB.

Orazio Ragusa, presidente della Commissione Attività Produttive dell’ARS, ha affermato che «tantissime aziende hanno pagato un dazio pesante. Taluni hanno sofferto in silenzio, altri protestando. Io ho incontrato molti: ci sono stati confronti anche pesanti e rudi. Ma tutti dettati dal fatto che la gente vuole solo lavorare. La cosa che mi ha colpito di più? ‘Non chiediamo ristori ma il rispetto della nostra dignità e la possibilità di lavorare’».

Orazio Ragusa ha poi annunciato che è stato votato in aula «un ordine del giorno da 250 milioni di euro e l’assessore competente chiamerà tutte le parti in causa così da capire come aiutare le imprese. Bisogna, infatti, concentrarsi e parlare con gli addetti ai lavori perché ognuno conosce le proprie circostanze. Noi siamo qui per intercettare quelle che sono le esigenze della gente che lavora».

«Oggi i cittadini siciliani – ha aggiunto Ragusa – avvertono il bisogno di uscire da questa sorta di nuvola e lo dimostra che, ogni qual volta si può andare in giro, molta gente si riversa in strada e va verso il mare. Ora l’importanza è fare più vaccini possibili per non correre rischi».

Ragusa ha rimarcato che, per parlare di ripartenza, «bisogna aiutare e sostenere le imprese e anche coloro che vanno a lavorare in queste imprese. Inoltre, va sgravato il costo del lavoro e ciò potrebbe essere un inizio per risolvere le questioni più importanti in Italia».

In collegamento da Palermo, Messina e Siracusa anche alcuni ristoratori e rappresentanti di categoria.

Da Palermo, ai microfoni di Antonio Turco, c’è stato Mirko Bivona, uno dei titolari della Taverna dei Canti, in via Maqueda che, a proposito della zona gialla, ha detto: «Finalmente ci siamo, era quello che volevamo. Non chiedevamo che questo e fare ciò che ci piace. L’attesa è stata tanta così come le aspettative. Speriamo che questa sia la stagione della rinascita, così da non tornare più indietro».

Bivona ha anche sottolineato che «c’è difficoltà a trovare personale ed è questa una situazione paradossale. Non capiamo il perché? Forse per colpa del Reddito di Cittadinanza? Dopo questo dramma, uno dovrebbe avere bisogno di lavorare, darsi da fare…».

Da Messina, in collegamento con la redazione di TempoStretto.it, Carmelo Picciotto, presidente del FIPE Confcommercio Messina, ha affermato: «Le difficoltà ci sono ma sta per terminare questa costrizione e ci auguriamo che sia terminata per sempre. Adesso comincia la salita e non bisogna lasciare i ristoratori e i dipendenti da soli. Il tracollo sembra parziale ma, in realtà, è ovattato dal divieto dei licenziamento e dai ristori. I problemi avverranno dopo».

Da Siracusa, infine, in collegamento con Gaetano Scariolo di BlogSicilia.it, è stato evidenziato che «l’apri e chiudi è stato deleterio ma siamo e dobbiamo restare ottimisti. Ci aspettiamo qualche correzione. Ci aspetiamo provvedimenti come il controllo delle licenze e delle nuove aperture così da aiutare una categoria che, per un anno, ha sofferto molto».

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