Da una parte le piste ciclabili, percorse da pochi appassionati, dall’altro strade groveria. E’ la denuncia del commissario provinciale di Siracusa di Forza Italia, Bruno Alicata, che punta l’indice contro il sindaco di Siracusa, Francesco Italia.

Piste ciclabili e strade groviera

“Mentre il sindaco si attarda nella convinzione nevrotica – dice Alicata – di imporre a tutti l’uso della bicicletta, avendo trasformato le strade della città in improbabili e sciagurate piste ciclabili non percorse da nessuno, gli automobilisti siracusani, ma non solo,  si avvelenano una volta di più nel transitare lungo centrali vie cittadine divenute, nel frattempo, pericolose “trazzere” che, oltre a logorare auto e mezzi che le attraversano, costituiscono spesso un vergognoso  biglietto  da visita.

La strada della Cittadella

Come esempio emblematico del livello pessimo delle strade della città, il commissario di Forza Italia cita via Concetto Lo Bello.

“È il caso, per esempio,  della via Concetto Lo Bello, che fiancheggia la Cittadella dello Sport, percorsa da turisti ed atleti provenienti da tutta Italia, divenuta da anni una pericolosa gruviera, oltre che un volgare affronto verso la memoria di colui cui è dedicata” dice Alicata.

Mobilità peggiorata

“Uno stato di degrado che riguarda – aggiunge Alicata – innumerevoli strade della città, da viale Tica a via Polibio, come abbiamo ampiamente documentato, che richiederebbe interventi radicali e l’utilizzo di risorse economiche indirizzate, al contrario, verso un improbabile sviluppo di mobilità sostenibile, cioè  le “piste ciclabili“,  che hanno invece sconvolto la viabilità, per come sono state concepite e realizzate”.

 

“Sindaco impone la bicicletta”

L’accusa di Alicata mossa al sindaco è di voler imporre, a tutti i costi, la mobilità a due ruote.

“L’obiettivo di tale malsana politica, già naufragato in partenza,  sarebbe quello di trasformare le due ruote, non più come il piacere della pedalata nel tempo libero, ma come il mezzo unico di locomozione  al posto dell’auto” conclude Alicata.

 

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