PALERMO (ITALPRESS) – Temperature torride in Sicilia, dove sono stati superati per diverse ore i 40 gradi, e così l’isola si ritrova ancora una volta nella morsa degli incendi, la maggior parte dei quali di probabile o certa origine dolosa. Chiuso il fronte che ha gettato nel terrore Pantelleria, i roghi sono scoppiati in modo diffuso nel corso del giorno in particolar modo in provincia di Palermo, dove Vigili del Fuoco e Corpo Forestale sono stati costretti agli straordinari per operazioni di spegnimento diffuse su tutto il territorio. In particolare, proprio nel capoluogo siciliano nel pomeriggio un incendio è divampato vicino alle abitazioni del quartiere Borgo Nuovo. Le fiamme hanno lambito le case e diversi residenti sono fuggiti in fretta e furia. Anche le suore minori di San Francesco hanno abbandonato la sede di via Bronte e sono scese in strada.
Una volta domate le fiamme, sul posto anche il sindaco Roberto Lagalla insieme al vice Carolina Varchi e all’assessore Maurizio Carta per un sopralluogo, chiedendo ai cittadini massima allerta. Nemmeno il tempo di tirare un sospiro di sollievo, che a Palermo in serata si è aperto un nuovo fronte che desta preoccupazione. Il fuoco, infatti, si è sviluppato anche nella discarica di Bellolampo, sul posto i pompieri per delle complesse operazioni di spegnimento per le quali servirebbe anche l’invio dei mezzi aerei. Ma è dalla provincia che sono arrivate una serie infinita di segnalazioni. Canadair in azione nella zona tra Giacalone e Altofonte, dove una serie di roghi hanno seminato il terrore nelle campagne piene di gente, mentre è allarme a Termini Imerese per due diversi incendi, uno, il più esteso, nell’area tra Rocca Rossa e l’ospedale civico, l’altro nella parte bassa della cittadina.
La gente è scesa in strada e la Protezione Civile con dei volontari sta cercando in tutti i modi di arrestare l’avanzata delle fiamme, che hanno lambito anche la linea ferroviaria Palermo-Messina, fino alle abitazioni limitrofe. A causa degli incendi anche pesanti disagi alla circolazione dei veicoli, visto che nel pomeriggio è stata chiusa in entrambi i sensi di marcia l’autostrada A19 Palermo-Catania per via di diversi roghi all’altezza di via Giafar e Villabate. Riaperta intorno alle 19, l’arteria è stata nuovamente chiusa per un nuovo incendio, stavolta all’altezza di Trabia, prima della definitiva riapertura in serata. A causa delle alte temperature, a Misilmeri ha preso fuoco un serbatoio Gpl, per fortuna senza conseguenze. Ulteriori interventi dei Vigili del Fuoco, sempre nel palermitano, nei comuni di Bolognetta, Montemaggiore Belsito e Piana degli Albanesi, mentre un incendio boschivo si è sviluppato su monte San Calogero a Caccamo, dove sono andati in fumo ettari di vegetazione, fronti aperti nel pomeriggio anche a Belmonte Mezzagno e nel limitrofo comune di Montelepre.
Una serie di incendi sono stati registrati anche a bordo strada sulla statale 624 Palermo-Sciacca, che per più di un’ora è rimasta chiusa al traffico all’altezza di Monreale. In provincia di Trapani, la statale 113 Settentrionale Sicula è stata chiusa al traffico veicolare per via di un incendio che lambiva la carreggiata all’altezza di Alcamo, roghi domati anche a Valderice e Calatafimi Segesta, mentre nel messinese, in mattinata avevano preso fuoco sterpaglie tra Gioiosa Marea e Sant’Angelo di Brolo. Diciassette, stando all’ultimo aggiornamento fornito alle 18.30, le diverse richieste d’intervento aereo pervenute alla Protezione Civile regionale, che coordina gli equipaggi dei Canadair e degli elicotteri di soccorso: per tutto il pomeriggio sono stati cinque i mezzi aerei contemporaneamente in volo, in particolare per spegnere le fiamme nelle campagne dei comuni di Carini, Torretta, Partinico e San Giuseppe Jato. Le temperature scenderanno di alcuni gradi nei prossimi giorni, ma resteranno superiori ai 35 gradi e, in particolare nel palermitano, l’allerta incendi è massima anche per le prossime 48 ore.

– foto ufficio stampa Prima l’Italia – Lega Sicilia –
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