Le infrastrutture e le politiche di sviluppo delle Regioni sono state al centro di un confronto fra i 4 presidenti di regione di Forza Italia e il Presidente del partito Silvio Berlusconi. Un incontro ‘interno’ agli azzurri ma servito anche a sancire la piena adesione della linea di governo delle Regioni con quella del governo Meloni e con l’idea di sviluppo di Forza Italia

Berlusconi e l’annuncio sui social

E’ lo stesso Berlusconi a darne notizia sui social come ormai è abituato a fare. “Oggi ho avuto il piacere di incontrare i Presidenti di regione di Forza Italia. È stato un importante momento di confronto su tutti i temi dell’agenda politica. Infrastrutture, transizione energetica, situazione geopolitica, flussi migratori, autonomia differenziata e riforme istituzionali”.

“I nostri governatori – scrive sui social il presidente di Forza Italia – sono in prima linea per dare risposte tempestive ed efficaci ai cittadini, in piena e costante sintonia con il Governo”.

Perfettamente in linea la posizione di Renato Schifani

“Con i quattro colleghi presidenti di regione di Forza Italia oggi abbiamo incontrato il presidente Silvio Berlusconi con il quale abbiamo parlato e ci siamo confrontati su tutti quelli che sono gli argomenti più attuali e sentiti dell’agenda politica”.

Schifani indica i medesimi argomenti posti dal presidente Berlusconi. Il confronto si è svolto “a partire dalle questioni più importanti che riguardano i nostri territori come le infrastrutture, la transizione energetica, le politiche per lo sviluppo e l’economia delle regioni”.

Nessun accenno alle questioni politiche

Non filtra alcun accenno, invece, alle questioni politiche e in particolare sul pregresso scontro interno a Forza Italia nell’isola. La vicenda in Sicilia appare ormai archiviata con la nomina di Marcello Caruso a commissario del partito.

Facilmente ipotizzabile, anche se ufficialmente non c’è alcun riscontro, che un passaggio sia stato anche riservato alle scelte da fare in vista delle elezioni amministrative di maggio che agitano tutto il Paese. Diverse le date ma la distanza fra le elezioni siciliane e quelle nel resto d’Italia è solo di due settimane